Il cda di Banca Mediolanum,
riunitosi in data odierna, ha preso atto delle dimissioni dalla
carica di presidente e amministratore rassegnate dal fondatore
Ennio Doris. "Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto
il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano
nella banca", sottolinea Doris in una nota .
La sua sostituzione sarà oggetto di prossime deliberazioni,
con il supporto delle preventive valutazioni da parte del
Comitato nomine e governance della banca. A quest'ultimo
Comitato il board ed il Collegio sindacale unanimi hanno
proposto la nomina di Ennio Doris a presidente onorario, nomina
da effettuarsi in occasione di una prossima assemblea che sarà
chiamata a deliberare anche sulle modifiche statutarie - già
approvate dal cda - al fine di prevedere tale figura.
Ennio Doris detiene complessivi 46.693.070 diritti di voto,
pari al 6,29% dei diritti di voto, di cui 23.563.070 inerenti ad
azioni della Banca in piena proprietà e 23.130.000 in qualità di
usufruttuario, tutti sindacati nel patto parasociale in essere
tra i componenti della famiglia Doris.
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