Prosegue in deciso calo la seduta
sulle Borse europee, appesantite dai timori di una recessione a
cui potrebbe contribuire la stretta monetaria in corso e che
Morgan Stanley ipotizza nel quarto trimestre dell'anno.
Milano perde l'1,4%, preceduta da Francoforte (-1,6%) e
Madrid (-1,6%), che sconta un nuovo record dell'inflazione a
giugno (+10%). Parigi arretra dell'1,1% e Londra dello 0,5%
mentre anche i future su Wall Street hanno virato, seppur di
poco, in territorio negativo, non aiuta dalla conferma da parte
della Cina della politica 'zero Covid'.
I listini attendono gli interventi dei presidenti di Fed, Bce
e Boe a Sintra mentre le voci dei falchi della Bce, che non
escludono un rialzo di 50 punti base a luglio, e la corsa dei
prezzi (alle 14 ci sarà il dato sull'inflazione tedesca) frenano
i rialzi dei titoli di Stato dell'Eurozona, con il rendimento
del Btp che risale al 3,48% (dopo essere sceso al 3,41% in
mattinata) e lo spread con il bund che resta a quota 187, in
calo di cinque punti base su ieri.
A Piazza Affari soffre Mps (-9%), alle prese con l'aumento di
capitale da 2,5 miliardi, e Saipem, i cui diritti sulla
ricapitalizzazione da 2 miliardi cedono oltre il 50%. Vendite
anche su Campari (-3,2%), Ferrari (-3,2%), Exor (-3,1%), Cnh
(-3%) e Stellantis (-2,6%), con il comparto dell'auto in
profondo rosso nel giorno in cui la Ue ha deciso di vietare i
motori a combustione a partire dal 2035. In controtendenza
invece la Popolare di Sondrio (+2,3%), con il suo piano
industriale, e Banco Bpm (+1,7%).
Riprende la corsa dei prezzi energetici, con il petrolio che
vede il wti superare quota 112 dollari al barile (+0,4%) e il
brent quota 118 dollari (+0,1%). Va decisamente più forte il
gas, con il prezzo ad Amsterdam che balza del 5,4% a 136 euro
per effetto della stretta russa sulle forniture all'Europa.
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