Le Borse europee restano pesanti a
oltre un'ora dall'avvio delle contrattazioni mentre gli
investitori si tengono alla larga dagli asset rischiosi in
attesa di avere un quadro più chiaro delle ricadute che la nuova
variante del coronavirus avrà sull'economia. Ad agitare i
listini ci sono oggi le parole del ceo di Moderna, Stephane
Bancel, secondo cui serviranno mesi per avviare la produzione di
un nuovo vaccino in grado di contrastare Omicron, variante
contro la quale è atteso un calo sostanziale di efficacia dei
vecchi vaccini. Ieri il presidente della Fed, Jerome Powell,
aveva avvertito sui rischi sia per la ripresa che per
l'inflazione legati alla nuova variante.
Madrid (-2,1%) e Milano (-1,97%) sono le Borse peggiori,
davanti a Londra (-1,5%), Francoforte (-1,6%) e Parigi (-1,7%).
Pesanti anche i future su Wall Street, con il Dow Jones che
perde circa l'1,5% e l'S&P 500 circa l'1,2%. Affonda il
petrolio, in calo di il 3%, con il Wti che scivola a 67,91
dollari al barile e il brent a 71,17 dollari. Fatica anche un
bene rifugio come l'oro (-0,2% a 1.792 dollari l'oncia) mentre
registrano un calo generalizzato i rendimenti dei titoli di
Stato, guidati dai Treasury statunitensi (-7,5 punti base
all'1,42%). In compenso si allarga leggermente, tornando a 130
punti base lo spread tra Btp e Bund tedesco.
Sui listini soffrono i titoli dell'energia, le banche, che
vedono allungarsi l'orizzonte temporale per un rialzo dei tassi
da parte delle banche centrali, e tutti i titoli legati al ciclo
economico, come auto e retailer. Il timore di nuove restrizioni
continua infine a pesare sul comparto dei viaggi e del turismo.
A Piazza Affari le vendite colpiscono soprattutto Stellantis
(-3,5%), Leonardo (-3,4%), Cnh (-2,7%), Eni (-2,6%) e Mediolanum
(-2,6%) in un Ftse Mib tutto in rosso con l'eccezione di
Diasorin (+3,9%), Recordati (+0,7%) e Amplifon (+0,2%).
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