L'industria manifatturiero rimbalza
e a fine anno raggiungerà i livelli pre-covid con un fatturato
in crescita dell'11.2% a prezzi costanti, che andrà a chiudere
il gap sul
pre-Covid (+0.8%), e del 20.6% a prezzi correnti (+9.3% sul
2019). E' quanto emerge dalla centesima edizione del rapporto
sui settori industriali realizzato da Intesa Sanpaolo insieme a
Prometeia.
Nel prossimo biennio la crescita dell'attività manifatturiera
si confermerà vivace, su un tasso medio annuo del 4.2% a prezzi
costanti che, a fine 2023, spingerà il fatturato deflazionato al
+9.4% rispetto al pre-Covid. Ancor più brillante la performance
del fatturato a prezzi correnti, verso la cifra record di 1.135
miliardi di euro nel 2023 (+196 miliardi rispetto al 2019).
La crescita dei livelli di attività 2021 coinvolge la quasi
totalità dei settori manifatturieri pur con differenze marcate
nel ritmo di recupero. Resta ancora in difficoltà il Sistema
Moda, dove il gap sui livelli pre-Covid resterà ampio a fine
2021 (-8.9%).
"Abbiamo una ripresa della crescita economica più forte del
previsto. I tempi di recupero del pre-covid si sono accorciati
rispetto alle previsioni precedenti. Avremo un recupero già
quest'anno", afferma Gregorio De Felice, capo economista e
responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
"Abbiamo un recupero molto forte dal punto di vista del
fatturato. La ripresa proseguirà grazie al contributo positivo
di tutti i settori manifatturieri, con tassi di crescita molto
positivi", afferma Alessandra Benedici di Prometeia.
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