Debole in avvio di giornata Piazza
Affari (-0,2%), in linea con le altre principali Borse europee,
sulla scia negativa dei mercati asiatici, che gli analisti
attribuiscono alle tensioni Usa-Cina che hanno pesato in
particolare sui tecnologici, oltre che ai timori di inflazione.
A Milano, dove lo spread Btp-Bund è stabile, a 111,3 punti, e il
rendimento del decennale italiano allo 0,99%, non brillano le
banche. In calo soprattutto Bper e Banco Bpm (-0,4%), meno
Intesa e Unicredit (-0,1%), quest'ultima nel giorno del cda
sulla trimestrale, dopo avere interrotto la trattativa per Mps
(-0,09%). In cima al listino principale Mediobanca (+1,6%), che
attende la trimestrale a fine mattinata, e va bene Campari
(+0,7%) il giorno dopo i conti. Bene le utility, da Hera (+0,6%)
a Italgas (+0,4%) nel giorno della trimestrale. Positivi
nell'industria Prysmian e Interpump (+0,4%), non Leonardo
(.1,1%)bene Poste (+0,3%). In ordine sparso i petroliferi, con
perdite per Saipem (-1,1%) e per l'impiantistica di Tenaris
(-0,6%), non per Eni (+0,1%), col greggio in calo (wti -1,1%) a
83,6 dollari al barile e il brent a 95,5 dollari. Male Cnh
(-1,4%). In calo tra le auto Stellantis (-0,6%) e Ferrari
(-0,9%). Cede qualcosa Tim (-0,2%), nel giorno del Cda. Nel
lusso piatta Moncler (-0,03%) alla vigilia dei conti, molto bene
Cucinelli (+1,7%). Tra i titoli a minore capitalizzazione corsa
di Irce (+4,7%) e Safilo (+3,5%), tonfo di Eprice (-11,9%).
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