Prosegue la galoppata delle Borse
europee e Milano non si sottrae, ritoccando i massimi degli
ultimi 12 anni e avvicinandosi con l'indice Ftse Mib a quota
27mila punti: l'indice dei titoli principali di Piazza Affari ha
concluso infatti in aumento dello 0,58% a 26.970 punti, l'Ftse
All share in rialzo dell'identico 0,58% a quota 29.624.
Gli operatori guardano al petrolio solido sugli 84 dollari al
barile, oltre alle previsioni di scarsi interventi a breve della
Fed e sopratutto della Bce sui programmi di acquisto di titoli.
In questo quadro, la giornata è stata ben intonata per tutti i
mercati azionari continentali: Londra ha chiuso in aumento dello
0,7%, con Francoforte (+1% finale), Madrid (+0,9%) e Parigi
(+0,8%) migliori di qualche frazione di punto. Meno tonica
Amsterdam, che ha concluso comunque positiva dello 0,4%.
Qualche tensione sui titoli di Stato, con lo spread tra Btp e
Bund tedeschi a 10 anni in aumento a 111 punti base, ha frenato
solo parzialmente la corrente di acquisti a Milano: tra i titoli
principali le richieste si sono concentrate su Pirelli (+2,5%)
che ha sfruttato anche la forza del settore auto. Nel comparto
Ferrari per esempio in corso di seduta ha toccato il suo massimo
storico, per chiudere leggermente positiva (+0,4%) a 200,3 euro.
Nel paniere a elevata capitalizzazione bene anche Interpump
(+2,2%), Banca Mediolanum (+1,5%) e Unicredit, in rialzo finale
dell'1,4% anche sulle ipotesi che la partita con Mps (salita
dell'identico 1,4%) non sia del tutto chiusa. Tra i titoli
principali, invece scivolone del 4% a 12,3 euro per Campari dopo
i conti del trimestre e soprattutto le stime sull'intero anno.
Male anche Amplifon (-2,8%) e Saipem (-2,2%). Tra i 'piccoli',
Cattolica ha chiuso in calo dello 0,2% a 6,78 euro portandosi
sempre più vicina al prezzo dell'Opa di Generali.
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