Giunto al suo settimo anno di vita,
il modello 730 precompilato "sta finalmente ricevendo un
discreto riscontro tra i contribuenti", visto che, "come
illustrato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto
Maria Ruffini, il 5 maggio scorso, nel 2020 i modelli 730
trasmessi direttamente dal contribuente senza l'intervento di
intermediari sono risultati infatti circa 3,8 milioni, il 17,24%
del totale di 22,2 milioni di 730 ricevuti dall'Agenzia". Lo
sottolinea il Consiglio nazionale dei commercialisti, audito
stamattina nella Commissione di vigilanza sull'Anagrafe
tributaria, evidenziando, tuttavia, che "il successo
dell'operazione ha comportato un notevole aggravio degli
adempimenti a carico di imprese e professionisti, i quali sono
stati chiamati in questi anni a fornire una mole sempre
crescente di dati e informazioni al fisco (come riportato
nell'audizione di Ruffini, nel 2020 sono state trasmesse quasi 1
miliardo di informazioni), dalle Certificazioni uniche ai dati
delle spese sanitarie, dei bonus edilizi e di altri oneri
deducibili o detraibili. Il tutto ha comportato un evidente
aumento del costo degli adempimenti per imprese e lavoratori
autonomi", è stato sottolineato.
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