(di Marzia Apice)
GIOVANNI TRUPPI, L'AVVENTURA (La nave
di Teseo, pp.228, 17 euro). "Una cosa interessante di questa
esperienza, per me, è che essere obbligato a fermarmi e prendere
appunti fa emergere, dai luoghi e dai momenti, molte più cose di
quelle che sarei portato a trovarvi in condizioni normali, ed è
come se, vista così, la realtà si rivelasse più interessante,
più pregna e anche più poetica di come appare di solito, quando
la osservo con un minore grado di attenzione". È il valore di
uno sguardo finalmente posato con lentezza, senza fretta, sulle
cose, capace di rivelarne l'essenza, quello che maggiormente
resta al lettore de "L'avventura", il libro scritto dal
cantautore Giovanni Truppi per La nave di Teseo. Il volume è il
racconto del viaggio intrapreso tra la fine di luglio e l'inizio
di settembre 2020 da Truppi con due amici a bordo di un camper:
un sorprendente itinerario lungo il perimetro dell'Italia, da
Genova fino a Trieste passando per la Calabria, percorso sempre
cercando di tenere il mare a vista. Con l'allentarsi delle
restrizioni, dopo il primo picco della pandemia, il cantautore
ha pensato di organizzare qualche piccolo concerto dal vivo, per
ritornare a sentire il contatto con il pubblico: da qui l'idea
di un viaggio a tappe, grazie al quale poter fermarsi a suonare,
incontrare gente nuova e ritrovare amici e parenti sparsi nelle
varie regioni italiane. Ma questa esperienza ha rappresentato in
realtà molto di più. Ispirato da Pasolini e dal suo "La lunga
strada di sabbia" (il volume-reportage che racconta il viaggio
del poeta nel 1959, a bordo della sua Fiat 1100, da Ventimiglia
a Palmi e poi fino a Trieste), Truppi si è concentrato sul senso
di scoperta e di meraviglia, registrando ogni minimo dettaglio:
non solo le caratteristiche del paesaggio, ma le strade e le
piazze, gli edifici, gli oggetti e ovviamente le persone,
facendo attenzione agli atteggiamenti, alle parole, ai gesti,
agli abiti, alle relazioni, agli sguardi. La lentezza del
viaggio, durato circa un mese, lungo tutta la penisola ha dato
modo all'autore di interiorizzare ogni cosa e di offrire un
racconto vivo e pulsante dell'Italia contemporanea e della sua
gente più comune e autentica. In queste pagine si ritrova una
nazione smarrita eppure ancora speranzosa, in cui le
contraddizioni e le difficoltà sono circondate da una bellezza
grandiosa, tra i paesaggi (dalle coste frastagliate della
Liguria agli uliveti pugliesi, dalla malinconia selvaggia della
Calabria alla quiete dell'Abruzzo) e l'immenso patrimonio
storico artistico. E, accanto ai ricordi personali e alle
emozioni dell'autore, emerge anche molto della memoria
collettiva di un Paese intero, legato alla sua storia e
proiettato verso la prossima estate e il futuro ancora tutti da
vivere.
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