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La battaglia di Felicia Impastato

Navarra Editore

La battaglia di Felicia Impastato

In libreria intervista a "mamma coraggio" di Albanese e Sicilia

PALERMO, 30 giugno 2021, 13:37

(di Franco Nuccio)

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 "IO, FELICIA. CONVERSAZIONI CON LA MADRE DI PEPPINO IMPASTATO" (Navarra editore, collana Passi della memoria, 168 pp., 12,00 euro). Nell'estate del 2002 Felicia Bartolotta, la madre di Peppino Impastato, il militante di Dp ucciso dalla mafia, si racconta a due giovani attivisti, Angelo Sicilia e Mari Albanese, tra gli animatori del primo Forum Sociale Antimafia di Cinisi. Sono conversazioni intime e toccanti: "Mamma Felicia" racconta del passato, del rapporto conflittuale col marito, del grande amore per suo figlio Peppino, della sua scelta, alla morte violenta di quest'ultimo, di aprire le porte della sua casa a tutti i giovani, per coltivare la memoria e spargere semi di consapevolezza per il futuro. Ma mai come prima, Felicia parla anche di sé: della sua giovinezza, della difficoltà di essere donna in Sicilia nei tempi della sua vita, e delle sue ribellioni. Racconti personali, in parte inediti, custoditi in videoregistrazioni e quaderni di appunti rimasti per tutto questo tempo nei cassetti insieme alle foto scattate in analogico da Pippo Albanese tra il 2002 e il 2003. Nelle parole di Felicia, che appoggiò e sostenne il figlio nel suo opporsi alla mafia, trovano posto la voglia di giustizia di una donna indomita e insieme la tenerezza di una madre che ricorda aneddoti dell'infanzia di Peppino, della sua militanza politica, della sua tragica fine. Felicia racconta la sua paura, i suoi timori, il suo dolore, ma con lo sguardo al futuro e alle nuove generazioni: le sue parole diventano prassi, agire quotidiano, dialogo incessante, ma soprattutto un messaggio attualissimo di speranza per il futuro. Scrive Luisa Impastato, nipote di Felicia, nella prefazione al libro: "Sono felice che sia proprio lei a raccontarsi dopo aver speso la sua vita a raccontare quella del figlio: pur convivendo con il suo lutto mai celato, in queste pagine sembra quasi alleggerirsi dal macigno che si è portata per anni sul petto".
    Le conversazioni restituiscono il parlato di Felicia, le sue espressioni, il ritmo della sua voce. I testi introduttivi di Mari Albanese e Angelo Sicilia, invece, raccontano da un'angolazione personale l'esperienza del Movimento Antimafia dagli anni Novanta fino alla morte di Felicia avvenuta il 7 dicembre 2004. "Abbiamo custodito per tutto questo tempo un patrimonio di conoscenze, sentendole intimamente nostre - sottolinea Mari Albanese - Ma questo tempo storico ci chiede una responsabilità verso le nuove generazioni e verso Felicia che i giovani li amava e li accoglieva in casa sua…". E Angelo Sicilia aggiunge: "Ci siamo convinti a riprendere gli appunti di quel periodo, a risentire la sua voce, facendoci trafiggere nuovamente dalle emozioni a distanza di tanti anni".
    "Nel silenzio confuso del tempo presente siamo orgogliosi di tornare sugli scaffali delle librerie con un testo di questa intensità. Tanto forte da arrivare slegato da qualsiasi anniversario", dice l'editore Ottavio Navarra.
    Completa il testo la postfazione di Vincenzo Pinello sulla lingua di mamma Felicia.
   

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