E' sempre piu' difficile la
posizione di Demna Gvesalia, lo stilista di Balenciaga: la
rivista Business of Fashion ha revocato un premio che avrebbe
dovuto essere consegnato giovedì 1 dicembre al direttore
creativo della casa di moda al centro di scandali causati da
campagne pubblicitarie choc e in odore di pedofilia.
Demna ha assunto nel 2015 le redini del prestigioso brand,
fondato dallo stilista basco Cristobal Balenciaga nel 1937.
Demna ha popolarizzato l'immagine aristocratica attraverso
alleanze strategiche con Kim Kardashian, il suo ormai ex marito
Kanye West e Adidas. Lo stilista non ha commentato le vicende
che stanno facendo traballare il marchio acquistato nel 2001 dal
gruppo Kering, mentre la Kardashian, in quanto "madre di quattro
bambini" annunciava di voler rivalutare i propri rapporti con
Balenciaga e Bella Hadid ha cancellato dai social le foto che la
vedono posare nella campagna Balenciaga.
'Business of Fashion' intanto ha invitato il brand a
giustificare gli scandali. "Teniamo la sicurezza dei bambini nel
più alto rispetto. Le immagini delle campagne sono contrarie ai
nostri valori", ha fatto sapere la rivista, annunciando la
revoca del premio Global Voices allo stilista georgiano con un
passato da rifugiato e dichiarando di restare aperta ad avere
"questa importante conversazione".
La maison il 29 novembre si è scusata per la campagna choc,
mentre per quella sulla primavera '23 con i documenti della
Corte Suprema ha spiegato che tutti gli oggetti sono stati
forniti da parti terze e che sono tutti di natura fittizia ed ha
annunciato di aver presentato un'azione legale chiedendo un
risarcimento danni di 25 milioni di dollari per falsa
associazione tra l'azienda e l'oggetto della decisione da parte
della Corte Suprema. Oggi ha raccolto la palla il 'New York
Post', secondo cui, con la sua smania per le provocazioni,
"Demna sta trascinando Balenciaga nella polvere".
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