Si è conclusa ieri sera - con un
incontro con il giornalista e scrittore Filippo Ceccarelli - la
24/a edizione del 'Festival del Mondo Antico' a Rimini. Sono
stati 44 - tra conferenze serali, presentazioni di libri, visite
guidate e attività didattiche - gli eventi della kermesse
romagnola che, solo nelle conferenze serali ospitate tra l'arena
Francesca da Rimini e il Lapidario romano, ha contato più di
2.800 spettatori.
Il Festival, che si è svolto non solo a Rimini ma anche a
Cattolica, Riccione, Santarcangelo, Savignano sul Rubicone e
Verucchio, si è concentrato sul tema delle connessioni tra
l'attualità e il passato, ripercorrendo la storia del
mantenimento del consenso e l'uso strategico del costume,
dell'arte, dell'abbigliamento, nella ricerca di soluzioni alla
guerra del consenso e della persuasione che ogni giorno va in
scena sui mezzi di comunicazione di ieri e di oggi.
Sui palchi dell'arena e del Lapidario sono saliti studiosi e
ospiti del calibro di Gino Bandelli e Giovanni Brizzi, Paolo
Rumiz, Roberto Zichittella e Micol Flammini, studiosi di fama
come Ivano Dionigi e Maria Giuseppina Muzzarelli, archeologi
come Paolo Carafa, storici dell'arte come David Ekserdjian,
Giovanni C.F. Villa e Giovanni Sassu, intellettuali e scrittori
come Lorenzo Pavolini, Francesco Filippi, Elena Kostioukovitch.
Ieri sera la chiosa della rassegna all'insegna dell'ironia e
dell'intelligenza con Filippo Ceccarelli.
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