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Da Terezin a Polanski, i film per il Giorno della memoria

Da Terezin a Polanski, i film per il Giorno della memoria

Tra documentari Tre minuti, I am here e High Maintenance

ROMA, 23 gennaio 2023, 19:21

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' soprattutto all'insegna del documentario d'autore, il viaggio cinematografico in arrivo nel segno del Giorno della Memoria. Dai ricordi traumatici di artisti come il regista Roman Polanski e il fotografo Ryszard Horowitz, amici d'infanzia a Cracovia (Hometown) al ritratto di Ella Blumenthal, quasi centenaria sopravvissuta all'Olocausto, in I am Here di Jordy Sank. E' in uscita Tre minuti di Bianca Stigler (Mescalito Film), già presentato nel 2021 come evento speciale nella Giornate degli autori alla Mostra del cinema di Venezia. L'autrice attinge le sue immagini da un film amatoriale girato da David Kurtz nel 1938 in una cittadina ebrea polacca. Tre minuti di filmato, per lo più a colori, le uniche immagini in movimento rimaste degli abitanti ebrei di Nasielsk prima dell'Olocausto. Una brave sequenza che nel film non fiction, con la voce narrante di Helena Bonham Carter, diventa il racconto di tante storie di vita che unisce anche Glenn Kurtz, nipote di David Kurtz, con la sua conoscenza del filmato e Maurice Chandler, che appare nel film da ragazzo, e qui condivide i suoi ricordi. "Ottant'anni dopo, quelle riprese ordinarie sono diventate qualcosa di straordinario" ha spiegato Banca Stigler. Quasi tutte le persone "che vediamo sono state uccise nell'Olocausto". Il 25 gennaio con Vision Distribution arriva in sala Hometown - La strada dei ricordi, il documentario di Mateusz Kudla e Anna Kokoszka - Romer. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, il film segue i due artisti, Polanski e Horowitz, per le strade di Cracovia, mentre ripercorrono il passato e ricordano i momenti difficili della loro vita, durante l'Olocausto, quando si incontrarono nel ghetto ebraico costruito dai nazisti. Una doppia storia di sopravvivenza: come Horowitz divenne uno dei bambini più giovani salvati da Oskar Schindler e come Polanski si nascose in un piccolo villaggio dopo essere fuggito dal ghetto, nella casa di una povera famiglia contadina. E' una storia di fiction ispirata a vicende reali Terezin, esordio alla regia di Gabriele Guidi (in sala dal 26 gennaio con Minerva) con Mauro Conte, Dominika Zeleníkova, Alessio Boni, Cesare Bocci, Antonia Liskova, Maia Morgenstern. Girato all'interno del campo di detenzione di Theresienstadt, detto ghetto di Terezin, il film è una coproduzione internazionale di Minerva Pictures con Rai Cinema, insieme alla ceca Three Brothers Production e Ovepossibile, realizzato con il patrocinio delle Comunità Ebraiche Italiane. Si racconta un lato inedito della vita vissuta dai deportati ebrei nei primi anni '40. Tra di loro soprattutto artisti e creativi, molti compositori, pittori, poeti, scultori, scrittori: il cuore e l'anima della cultura centro-europea di quegli anni. In particolare, il film si focalizza sul clarinettista Antonio e un gruppo di musicisti all'interno del ghetto. Il 27 gennaio debutta in streaming su Nexo+ I Am Here, il documentario di Jordy Sank dedicato a Ella Blumenthal, quasi centenaria dalla personalità straordinaria, che durante le celebrazioni del suo 98/o compleanno si apre ad amici e familiari e narra la sua storia di sopravvissuta all'Olocausto. I suoi ricordi drammatici, ripercorsi nel film con l'animazione, attraversano tre campi di concentramento e si alternano alle immagini di Ella nel presente mentre recita le sue preghiere, nuota in piscina, impasta il pane per lo Shabbat o cammina sulla promenade a Cape Town. Infine, tra gli altri, esce con Bloom, High Maintainance - Vita e opere di Dani Karavan di Barak Heymann, dedicato all'artista israeliano che ha creato numerose installazioni monumentali in tutto il mondo, con alla base i concetti di memoria, comunione e pace. A quasi novant'anni, Karavan si trova coinvolto in un grave conflitto politico, etico e artistico a causa della sua ultima commissione, un monumento ai "Giusti di Polonia", i cittadini polacchi che hanno rischiato la vita per salvare gli ebrei durante la seconda guerra mondiale.

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