(ANSA) - SASSARI, 21 MAR - Migliaia di reperti archeologici
da catalogare, studiare, ricomporre per risalire a un altro
spicchio di storia della Sardegna. È il lavoro iniziato dagli
studiosi del Centro di restauro e conservazione della
Soprintendenza di Sassari, a Li Punti, con l'apertura delle
casse che contengono i frammenti delle sculture di Mont'e Prama.
Le casse sono rimaste chiuse per quasi un decennio, dopo il
ritrovamento dei reperti, nel 2014, al termine del progetto che
aveva consentito la ricostruzione di 44 sculture, oggi esposte
tra il Museo civico Giovanni Marongiu di Cabras e quello
Archeologico nazionale di Cagliari.
Le casse contengono ancora migliaia di frammenti di storia di
Mont'e Prama. Degli oltre 5mila reperti rinvenuti negli scavi
degli anni Settanta, ne sono stati assemblati finora meno di
2mila. Tutti gli altri erano stati sistemati in 24 grandi casse
in attesa della riconsegna e di nuovi fondi per poter proseguire
con i lavori di restauro.
Adesso si avvia il primo step del nuovo progetto, che prevede
la redazione di un dettagliato inventario di tutti i frammenti
conservati nei depositi, finanziato dal Segretariato regionale
del ministero della Cultura.
L'inventario sarà utile sia per il conferimento in uso alla
Fondazione Mont'e Prama per programmare le nuove future attività
di restauro attraverso cui sarà ampliata l'esposizione al museo
di Cabras, che presto conterrà l'intero complesso scultoreo
all'interno della nuova ala. (ANSA).
Mont'e Prama, iniziata l'apertura delle casse con reperti
Nel centro di restauro di Sassari al via i lavori sui frammenti
