La direzione Salute e Welfare
della Regione Umbria sottolinea "il buon andamento della
campagna vaccinale, testimoniato dal report ministeriale che
vede la nostra regione costantemente nelle prime posizioni per
la capacità di somministrare le dosi ricevute dalla struttura
del Commissario nazionale, con percentuali superiori al 90 per
cento".
"Il piano regionale - spiega la direzione in una nota - ha
sempre seguito in maniera rigorosa quello nazionale ed ha mirato
a proteggere tutti i soggetti più a rischio come gli anziani, i
soggetti estremamente vulnerabili, i loro familiari e caregiver.
In questo senso, a fronte di una popolazione anziana tra le più
numerose d'Italia, abbiamo vaccinato circa 22.000 cittadini, con
età compresa tra i 70 e i 100 anni, in più rispetto alla media
italiana. Al fine della protezione dei nuclei familiari più
fragili, abbiamo vaccinato mediamente due familiari o caregiver
che prestano assistenza ad un soggetto estremamente
vulnerabile".
"Se non avessimo avuto cura di favorire la massiccia adesione
di anziani, fragili e caregiver - prosegue la direzione
regionale Salute - avremmo potuto dedicarci alla vaccinazione di
fasce d'età più giovani, ma questa strategia è stata uno degli
elementi che ci ha permesso, tra le prime regioni d'Italia, di
ridurre i contagi e i ricoveri, sia ordinari che in terapia
intensiva".
I positivi risultati della nostra campagna vaccinale sono
evidenziati anche - si sottolinea - dall'ultimo monitoraggio di
Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
L'Umbria ha vaccinato in maniera capillare e tempestiva: il
13,46% della popolazione con ciclo completo (ottavo posto tra le
regioni), il 95,74% degli over 80 con prima dose (terzo posto) e
il 77,04% con ciclo completo (ottavo posto), il 100% degli
ospiti delle Rsa con prima dose (primo posto) e l'83,34% con
ciclo completo (nono posto), il 95,07 degli operatori delle Rsa
(quinto).
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