Presentata stamane la Stagione di
opere e quella concertistica del Teatro Massimo di Palermo che
prevede in cartellone sette opere, quattro balletti e 14
concerti. Prima conferenza stampa con il nuovo presidente della
Fondazione, il sindaco Roberto Lagalla.
Si comincia l'8 novembre con una nuova creazione,
"Kaiserrequiem" di Omer Meir Wellber, che si è collegato da
Vienna, dove dirige la Volksoper: "un'opera - ha spiegato il
direttore musicale - che viene fuori da "Der Kaiser von
Atlantis" di Victor Ullmann, ebreo internato a Terezin, composto
nel campo di prigionia nel 1943, con il celebre Requiem di
Mozart". Il 12 novembre un altro Requiem, quello per le vittime
della mafia, a 30 anni di distanza, con sezioni scritte da tutti
i giovani compositori, da Tutino a Ferrero, a Sollima e a Betta.
D'Intesa con l'Associazione Nazionale Magistrati il Requiem
verrà proposto in molti teatri italiani per ricordare le stragi
del 1992.
In stagione non mancano opere di repertorio amate dal
pubblico: Traviata di Verdi, Norma di Bellini, Don Pasquale di
Donizetti, diretto da Spotti per la regia di Damiano
Michieletto, poi a maggio si recupera Evgenij Onegin che doveva
inaugurare la stagione del 2021, diretta da Wellber che torna a
confrontarsi con un regista dalla sensibilità affine: Johannes
Erath. Il 24 ottobre 2023 per la prima volta Riccardo Muti
salirà sul podio palermitano per dirigere "Don Giovanni" di
Mozart, regia di Chiara Muti.
Il soprintendente Marco Betta ha sottolineato che "ogni
stagione è come una sinfonia che può avere molte variazioni: non
sono mancate le difficoltà economiche, ma è bello mettere
insieme i grandi titoli del repertorio con le innovazioni a cui
il teatro non intende rinunciare".
"Palermo - ha affermato Roberto Lagalla - ha bisogno di una
grande iniezione di bellezza che poi si possa irradiare verso i
quartieri più in difficoltà. Nonostante i problemi economici
ancora sul tappeto, quanto dovuto al teatro verrà erogato, ma
non dobbiamo dimenticare che esiste una cosiddetta 'economia
dell'arte'. Pensiamo di riaprire il Teatro Montevergini e il
Garibaldi. Il programma alternativo e periferico penso sia molto
importante".
Grande spazio quest'anno è riservato al balletto e il nuovo
direttore di ballo, Jean-Sébastien Colau, ha presentato i titoli
celebri a partire da "Lo Sciacchianoci" poco prima di Natale,
"Le Corsaire" che è la grande sfida per ogni primo ballerino,
"Carmen" nuova creazione con la coreografia di Leo Mujic e
"L'ultimo bacio di Anna" diretto da Vincenzo Veneruso.
Sempre vive le collaborazioni con il Conservatorio, con
l'Accademia di Balle Arti, il Brass Group e quest'anno si
aggiunge la Fondazione Palazzo Butera che ha fornito il progetto
grafico della nuova stagione, curato da Elisabeth Scherflig, con
due teste, una bianca e l'altra oro che sorvegliano le strade di
Palermo. La campagna abbonamenti prenderà il via il 9 ottobre.
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