Il cirneco dell'Etna è presente in
Sicilia da almeno tre millenni, gli archeologi hanno scoperto le
sue tracce in ritrovamenti fossili, numismatici e letterari.
Lungo il corso del Simeto, attorno al 1960 era stato ritrovato
lo scheletro di un cane, risalente all'incirca al 1400 avanti
Cristo, con la testa molto somigliante al tipo Cirneco. Altre
tre scheletri balzano fuori dalla Necropoli del Fusco a
Siracusa, e nei mosaici della Villa del Casale, è raffigurata
una muta di cirnechi mentre sbrana Atteone. Ma il Cirneco è
soprattutto rappresentato su monete con la Dicracma di Segesta,
che circolano in Sicilia tra il V e il III secolo avanti Cristo.
Insomma, non esiste un altro animale che possa vantare un simile
"pedigree" archeologico. Per i suoi estimatori, si tratta di una
razza nobile, elegante, fedele, un cane da caccia abituato a
vivere vicino all'uomo: se ne discuterà domani, domenica 26
settembre, dalle 9,30 all'antiquarium del Baglio Florio nel
Parco archeologico di Selinunte e dalle 15 alle Cave di Cusa,
due momenti di discussione sul tema "Il cirneco tra archeologia
e attualità".
"Il convegno in programma a Selinunte rende onore ad un
esemplare animale la cui storia è profondamente connaturata a
quella della nostra terra. Il Cirneco, di cui l'assessorato
regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana alcuni
mesi fa ha riconosciuto il valore, decretandone l'inserimento
nel registro delle eredità immateriali della Sicilia - evidenzia
l'assessore regionale ai Beni culturali e Identità siciliana
Alberto Samonà - ci offre, con questo evento organizzato alle
Cave di Cusa, un'occasione particolarmente preziosa e certamente
inconsueta per unire storia, archeologia e identità Siciliana.
Un incontro su un testimone della storia del nostro territorio
in un contesto storico-archeologico di particolare suggestione
è, senza dubbio, un'occasione per riflettere sugli intrecci e le
relazioni antiche che trovano, in questa terra millenaria, le
loro profonde radici".
"Il parco di Selinunte con i suoi siti si rivela sempre più
un luogo che racconta e raccoglie la storia della Sicilia.
Ospitare un convegno ed una mostra sul Cirneco dell'Etna di cui
abbiamo numerose tracce nelle testimonianze archeologiche è come
rendere attuale una pagina della storia millenaria di questa
nostra Isola" sottolinea il direttore del Parco archeologico
Bernardo Agrò. Nell'area monumentale delle Cave di Cusa, è
previsto il raduno nazionale "Cirneco dell'Etna" dell'Enci,
l'ente nazionale cinofilia italiana. La sera dalle 20 alle 23,
si potrà accedere e visitare il baglio Florio nel parco
archeologico di Selinunte, nell'ambito delle Giornate europee
del Patrimonio, pagando soltanto 1 euro.
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