(ANSA) - PALERMO, 27 GEN - "Esprimiamo grande preoccupazione
per le conseguenze che potrebbe avere, sull'intero territorio
nazionale, il Nomenclatore Tariffario dell'assistenza
specialistica ambulatoriale e protesica, che il Governo si
appresta a varare. Il nostro auspicio è che la bozza del nuovo
dispositivo, inviata alla Conferenza Stato-Regioni, la cui
analisi è stata al momento sospesa, possa essere modificata,
evitando in tal modo pesanti ricadute sia sulla qualità che
sulla quantità dei servizi garantiti alla popolazione". E'
quanto dichiarano, in una nota congiunta una decina di sigle
della sanità privata e sindacali mediche (Aiop, Aris, Andiar,
Ansoc, FederAnisap, Federbiologi, FederLab, Simmfir, Sbv, Snr,
Cic, Sicop) che chiedono "con urgenza modifiche sostanziali".
"Sono, infatti, previsti ribassi - sottolinea la nota - fino
al 30% e non vengono calcolate in maniera adeguata le reali voci
di costo delle prestazioni, così come stabilisce, invece, la
normativa. Purtroppo, il nuovo Tariffario non tiene neanche in
debito conto aspetti essenziali come l'obsolescenza tecnologica
delle attrezzature e la loro necessaria innovazione, con il
risultato di mettere a rischio, ineluttabilmente, la qualità dei
servizi dedicati ai cittadini".
Per i firmatari dell'appello il Tariffario nazionale "rischia,
altresì, di avere effetti negativi, anche, sotto il profilo
occupazionale, soprattutto, per le strutture di piccola e media
dimensione. Si tratta, insomma, di un'operazione
tecnico-finanziaria che non considera il fatto che ad erogare le
prestazioni sanitarie, delle quali beneficiano i cittadini, sono
aziende di diritto pubblico e privato, il cui equilibrio
finanziario è un presupposto indispensabile per la loro tenuta".
(ANSA).