(ANSA) - PALERMO, 25 NOV - Via alla collaborazione tra Asp
Agrigento e Ismett di Palermo in ambito clinico-terapeutico, nel
settore della ricerca specialistica e della formazione. Il
commissario straordinario dell'azienda Mario Zappia e il
direttore Ismett Angelo Luca hanno sottoscritto un protocollo
d'intesa con cui i due enti si impegnano per tre anni ad attuare
una collaborazione che si concretizza nelle prestazioni
specialistiche erogate dall'unità di medicina generale ad alta
intensità di cura dell'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì.
Nel reparto, diretto da Giuseppe Augello con il dipartimento di
medicina dell'azienda, vengono presi in carico pazienti acuti e
complessi che in alcuni casi necessitano di un approccio
internistico e di un trattamento sub-intensivo. "Grazie alla
collaborazione con Ismett - si legge in una nota dell'Asp
Agrigento - i degenti potranno contare su un costante confronto
clinico fra i medici del reparto e quelli dell'Istituto
trapianti e terapia di alta specializzazione nella valutazione
delle diverse casistiche. In più, compatibilmente con le proprie
liste d'attesa e la disponibilità di posti letto, l'Ismett
valuterà, secondo le modalità ritenute più idonee i pazienti del
reparto dell'ospedale di Canicattì che necessitano di trapianti
d'organo, di procedure di radiologia interventistica, di
trattamenti chirurgici o endoscopici per patologie oncologiche,
epatobiliari o pancreatiche, coronariche, polmonari e
vascolari". L'unità di medicina generale di medicina generale
del "Barone Lombardo", in relazione alla propria disponibilità,
accetterà, sia in regime ambulatoriale che di ricovero, i
pazienti provenienti dall'Ismett che devono proseguire un
percorso di cure internistiche ospedaliere per problematiche
come complicanze infettive post trapianto, insufficienze
d'organo, scompensi glicemici o altro.
"L'accordo con Ismett - dice il commissario Mario Zappia - punta
ad ottenere un reciproco beneficio a vantaggio dei pazienti del
territorio e realizza concretamente un modello virtuoso di
collaborazione inter istituzionale. In quest'ottica di
condivisione abbiamo anche previsto che i medici dei due enti
sanitari possano partecipare insieme a programmi di formazione e
di aggiornamento congiunto". (ANSA).