(ANSA) - PALERMO, 20 OTT - "Ho assunto in piena, esclusiva
autonomia e responsabilità manageriale la decisione di
trasferire la dermatologia da Enna a Piazza Armerina dopo avere
avuto la sola condivisione dell'assessore Ruggero Razza ed aver
prima acquisito il parere tecnico favorevole del direttore
sanitario Emanuele Cassarà e la disponibilità del dott. Amato ad
assecondare tale iniziativa aziendale. La Rete ospedaliera a suo
tempo definita l'aveva prevista a Enna e già allora si sarebbe
potuto, e a mio avviso dovuto, prevederne l'allocazione al
Chiello. Ma non fu fatto". Lo dice il direttore generale
dell'Asp di Enna, Francesco Iudica
"Quella di Enna è, fra quelle siciliane, la Provincia che ha il
minor numero di abitanti e con una densità demografica pari ad
un terzo della media regionale.
Così poca popolazione non è in grado di alimentare quattro
piccoli ospedali se quadruplicano la loro offerta senza
differenziarla - aggiunge il direttore dell'Asp - Possiamo stare
a guardare inermi, preoccupati di difendere l'esistente precario
sperando duri, ma sapendo che non potrà durare, o possiamo
lavorare per trovare un punto di mediazione tra il dovere di
garantire una presenza sanitaria diffusa nel territorio e la
necessità che i punti sanitari abbiano una attrattività che ne
giustifichi il mantenimento in vita e, soprattutto, convinca chi
debba lavorarci, che ne valga la pena farlo o non sia meglio
investire altrove la propria professionalità".
Per Iudica la scelta non può essere quella "di chi pensa che
debba restare solo l'Ospedale di Enna e si lamenta se questo
cede qualcosa che non è strategico per sé ma può aiutare uno
degli altri ospedali ad avere un futuro e, nel contempo
migliorare le proprie performance a favore di tutta la
popolazione della Provincia".
"Quantità della domanda e qualità dell'offerta sono le due
variabili, tra loro interconnesse, senza la realizzazione delle
quali saremo perdenti. Tutti - prosegue - Se non c'è quantità di
accessi, nessun medico potrà esercitare in modo gratificante la
propria professione, non potrà specializzarsi, si sentirà
relegato nella periferia scientifica e cercherà in ogni modo di
allontanarsene. Nè si potranno giustificare interventi in
tecnologie avanzate. Teoria? No, purtroppo la triste realtà". E
ricorda che "nei giorni scorsi si è conclusa una procedura
selettiva per anestesisti e dei 150 partecipanti e vittoriosi a
livello regionale nessuno è voluto venire ad Enna". "Non
troviamo medici radiologi, anatomopatologi, cardiologi. Potendo
scegliere preferiscono andare laddove la casistica è tanta da
poter mettere a prova la loro professionalità. Ecco perché o
aggreghiamo la domanda e creiamo attrattività o saremo sempre
più marginali, fino a sparire - conclude - La Dermatologia ad
Enna era costretta in spazi ristretti, che impedivano anche la
funzionalità di altri reparti che ora possono meglio
organizzarsi. A Piazza avrà a disposizione spazi non solo
sufficienti a supportarne l'attività attuale, ma anche quella
che si punta a realizzare, facendone il punto di riferimento
della Dermatologia per la Sicilia Centrale, cosa che ad Enna non
sarebbe potuta accadere per ragioni logistiche. E lo farà anche
incrementando la copertura territoriale dell'attività
ambulatoriale". (ANSA).