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Sanità: neurologo Comi,a breve linee guida sclerosi multipla

"Daremo indicazioni su come usare grande disponibilità farmaci"

(ANSA) - CALTANISSETTA, 02 OTT - "Tra pochi giorni in occasione del congresso Ectrims (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis) verranno presentate le linee guida per la terapia per la sclerosi multipla. Faccio parte del gruppo di circa 25 persone, tra cui quattro ricercatori italiani, che lo ha elaborato e daremo delle indicazioni su come usare questa grossa disponibilità di farmaci che abbiamo". Lo ha annunciato da Caltanissetta il professore Giancarlo Comi, fondatore ed ex direttore dell'Istituto di Neurologia Sperimentale dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, nell'ambito del congresso "Highlights in Neurology" organizzato dal presidente regionale della Società Italiana di Neurologia Michele Vecchio.
    "La sclerosi multipla - spiega Comi - è stata quella in ambito neurologico che più di tutte le altre ha avuto negli ultimi 15 anni uno sviluppo poderoso delle terapie. Quindi bisognava fare un po' di ordine e capire quali fossero le modalità più appropriate per ottimizzare l'uso e minimizzare i rischi.
    Quest'anno non ci sono nuovi farmaci però abbiamo una migliore definizione su come utilizzarli. La malattia nelle persone con sclerosi multipla è estremamente variabile e quindi tutte le nostre decisioni terapeutiche devono essere tagliate su misura per ogni persona. Per fare bene questo lavoro bisogna avere un modello organizzativo che sia adeguato. Quindi l'altra grande novità è che si sta promuovendo una campagna, europea e mondiale, per seguire i malati attraverso un aspetto organizzativo molto preciso che si chiama 'Multiple Sclerosis Care Unit' molto simile alla 'Stroke Unit'. La European Charcot Foundation, che io ho l'onore di presiedere da alcuni anni, ha proprio lanciato una campagna per poter offrire a ogni persona che ha questa malattia la possibilità di essere seguita da centri specializzati tra loro interconnessi in modo che in qualsiasi area del paese si possa garantire una stessa possibilità di salute".
    Nel corso del convegno è emerso che stanno aumentando i casi di sclerosi multipla nelle persone dopo i 60 anni. "Rimane una malattia della persona giovane - spiega Comi - ma sempre più spesso vediamo casi che esordiscono tardivamente. La prima ragione per cui questo sta succedendo è che abbiamo mezzi diagnostici più raffinati e quindi questo ci consente di stanare anche quelle forme che hanno esordio tardivo che prima non sospettavamo e quindi tendevamo ad ignorare. La seconda è che la malattia sta aumentando. Se una volta c'erano dei casi che potevano restare subclinici per tutta la vita oggi tendono a rivelarsi. E quelli che si rivelano più tardivamente sono casi più leggeri. Una malattia che compare a questa età ha delle sue peculiarità in ambito di decisione delle terapie". E infine le cause della malattia. "Sappiamo ormai con certezza - spiega Comi - che è una concomitanza di propensione individuale insieme all'esposizione a fattori ambientali tra cui l'inquinamento atmosferico e il fumo. C'è sicuramente in gioco il nostro microbioma intestinale e quindi un impatto dell'alimentazione, oltre che i bassi livelli di vitamina D. Ci sono in gioco anche alcuni fattori di natura infettiva. Ad esempio la malattia responsabile della mononucleosi infettiva potrebbe essere in grado di aumentare il rischio di sviluppare poi la sclerosi multipla. Un altro fattore che è emerso è l'obesità infantile.
    Stiamo quindi identificando uno per uno questi fattori come fattori modificabili". (ANSA).
   

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