"Abbiamo appreso dell'esito
negativo dell'istanza di riesame della misura di sequestro cui
sono state recentemente sottoposte alcune delle navi della
nostra flotta. Non commenteremo il pronunciamento del tribunale
competente, che sarà appellato nelle sedi opportune, dove
confidiamo che le nostre ragioni verranno riconosciute". A dirlo
in una nota Caronte & Tourist Isole Minori dopo aver appreso che
le loro navi restano sequestrate.
"Ne prendiamo semplicemente atto - continua la nota -,
fiduciosi nel poter dimostrare le condizioni di piena agibilità
delle navi allo stato negate, nonostante le attestazioni di
idoneità rilasciate da autorità pubbliche e soggetti
certificatori. Il CdA di Caronte & Tourist Isole Minori ha
dovuto prendere atto dell'esito del riesame e ha
conseguentemente comunicato la risoluzione, per impossibilità
sopravvenuta dei contratti in essere, con la Regione Siciliana
relativi alle Isole Eolie, le Egadi e Ustica. Ciò in quanto il
sequestro per l'asserita inidoneità delle navi al trasporto di
Pmr (da noi fermamente contestata), ha determinato la
contemporanea indisponibilità di ben tre navi che rende
impossibile la prosecuzione del rapporto contrattuale, e
(circostanza non meno rilevante) una - non più sostenibile -
condizione d'incertezza giuridica. Di ciò abbiamo doverosamente
dato formale comunicazione all'Ente regionale".
"La responsabilità sociale della quale ci sentiamo gravati ci
induce, tuttavia, a impegnarci per attivare contestualmente -
nelle quantità e nelle modalità che ci consentirà la
considerevole riduzione delle navi disponibili determinata dal
sequestro - corse marittime sui collegamenti tra Milazzo e le
Isole Eolie, Trapani e le Isole Egadi, e Palermo con Ustica, le
cui coordinate organizzative saranno rese note appena possibile,
al fine di non penalizzare in maniera troppo traumatica e
soprattutto a stagione abbondantemente iniziata le comunità
locali, verso le quali manteniamo immutato il nostro rispetto e
la nostra solidarietà".
"Tali corse - conclude Caronte & Tourist Isole Minori -
saranno operate in condizioni di libero mercato, cioè con costi
interamente a carico della società, e dunque senza alcun
sostegno o contributo economico o erogazione di qualunque genere
di provenienza pubblica, e a tariffe che, nei limiti del
possibile, non si discostino da quelle attuali".
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