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Teatro: quel muro di burocrazia che ostacola i migranti

Teatro: quel muro di burocrazia che ostacola i migranti

Al Libero in scena dal 9 all'11 febbraio Cos à cos (E 111)

PALERMO, 03 febbraio 2023, 10:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dal 9 all'11 febbraio alle 21.15, per la 55esima stagione internazionale del Teatro Libero in scena Cos à cos (E 111), terza tappa della trilogia dal titolo La Sal, che affronta il tema della migrazione. Una produzione spagnola, della compagnia Fil D'Arena di Valencia, con Isabel Abril, Irene Ballester, Clara Crespo, Roseta Plasencia.
    La trilogia è iniziata nel 2015 con La sal que ens ha partit, focalizzato sul tema dei muri e dei confini, seguito poi dal progetto Salt nel 2017, più specificatamente concentratosi sul tema della migrazione femminile. Con Cos a Cos (E-111) Fil D'Arena guarda in modo critico al cosiddetto muro di carta, ovvero alla burocrazia come strumento di violenza istituzionale, che mette i migranti in una condizione di insicurezza e vulnerabilità. Quella gabbia di ferro citata dal sociologo Max Weber come il male della nostra società moderna. Ci parla di corpi rigidi, spesso anchilosati, come insetti nel mezzo di una piazza devastata. Parla d'identità, non vista come un corpo o sentimenti ma come un documento, o dell'assenza di essi. Pone una riflessione sull'appartenenza a un luogo, l'essere di qui, di qui, arrivare qui. Ci mostra il tempo di attesa come un elemento centrale in questa lotta tra burocrazia ed esigenza primaria di stare insieme, di essere uniti. Una performance multidisciplinare che mette insieme danza, teatro e circo.
    Un'estrema corporeità che unisce concretezza della parola e capacità immaginifica della danza.
   

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