Una fabbrica da 5 milioni di pannelli
solari con una capacità produttiva a regime di 3 GW l'anno, che
darà lavoro a 1.000 dipendenti diretti e ad altrettanti
nell'indotto, ma che soprattutto creerà una catena tutta
europea, affrancandosi dalle forniture cinesi. Sono alcuni dei
numeri della fabbrica 3Sun che Enel sta costruendo a Catania e
che la presidente della Commissione europea, Ursula von der
Leyen, ha citato come esempio nel suo discorso sullo Stato
dell'Unione. A metterli in fila è Eliano Russo, ceo della
Gigafactory.
"I pannelli prodotti annualmente permetteranno una riduzione
di emissione di CO2 pari a 2,5 milioni di tonnellate per ogni
anno di esercizio, con un risparmio di 1,2 milioni di metri cubi
di gas", spiega. "I primi 400 MW saranno operativi tra 12 mesi,
a settembre 2023, mentre i restanti 2,6 GW partiranno da luglio
2024. Il cantiere è già aperto e, nonostante le difficoltà di
costo e di approvvigionamento, siamo nei tempi e nel budget".
La 3Sun punta su una nuova tecnologia all'avanguardia:
l'eterogiunzione, "più efficiente e più stabile. Il pannello ha
una vita più lunga, è più circolare e più sostenibile". In
pratica si produce di più e in modo più sostenibile.
L'obiettivo, sottolinea ancora Russo, è quello di emanciparsi
progressivamente ma definitivamente dalla Cina: "Nel medio
periodo, a partire dal 2025, la supply chain sarà completamente
europea. Il che significa rispetto del lavoro, dei limiti delle
emissioni, delle regole su sostenibilità e sullo smaltimento e
lo scarto dei materiali".
L'investimento totale per la realizzazione della fabbrica
ammonta a circa 600 milioni di euro, di cui 188 milioni in
arrivo dall'Europa tramite grants da Pnrr e Innovation Fund.
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