Il volto di Giovanni Falcone, dietro
di lui l' immagine della Giustizia che rimanda a Canova, e il
futuro lasciato immaginare dallo sguardo sorridente del
magistrato. Così lo street artist rende celebra il giudice
simbolo della lotta contro la mafia con il murale realizzato a
Trapani sulla facciata di un condominio in via Platamone,
inaugurato oggi nel trentennale della strage di Capaci.
Il progetto, realizzato nella piazza principale accanto alle
principali sedi istituzionali, è stato prodotto dal Rotary Club
della città, di cui Falcone fu tesoriere nel 1970, a cura di
Annalisa Ferraro. ''Realizzare un' opera pubblica che sia un
simbolo e toccare una figura importante come Falcone è stata una
grande sfida - ha detto l' artista - . La cosa difficile è
consolidare questa immagine e spingerla verso il futuro. Il
giudice che guarda verso sinistra è tratto da una immagine
storica in bianco e nero, ricolorata con le nuove tecnologie per
iniettare nuova vita a questa figura simbolica''. Trenta anni
fa, è stato ricordato, un' opera del genere su un edificio
privato sarebbe stata impensabile. ''Più viene visto e
rappresentato, più un simbolo assume potere e significato -
spiega Ozmo - . L' intento è stato attualizzare il sacrificio di
Falcone. Ho ripreso il simbolo neoclassico canoviano ma ho reso
non perfettamente allineati i piatti della bilancia proprio
perché la vera giustizia non è quella terrena ma soltanto quella
divina''.
Ozmo, nome d'arte di Gionata Gesi, è nato a Pontedera (Pisa)
nel 1975. Dopo gli studi all'Accademia delle Belle Arti di
Firenze e il trasferimento a Milano si è affermato come uno dei
pionieri della street art italiana, entrando nelle collezioni di
diversi musei pubblici. All' estero ha realizzato interventi a
Shanghai, San Francisco, New York, Miami, Chicago, Baltimora,
Londra, Berlino, Parigi, Mosca, San Paolo, La Habana, Beirut.
Nel 2019 è stato il primo artista incaricato di realizzare un
intervento di arte urbana sulla parete esterna di un tribunale,
a Rieti.
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