Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mafia: blitz Palermo, al comando resta famiglia Greco

Mafia

Mafia: blitz Palermo, al comando resta famiglia Greco

Al vertice del clan il nipote del boss detto il "papa"

PALERMO, 20 luglio 2021, 07:04

Redazione ANSA

ANSACheck

Leandro Greco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Leandro Greco - RIPRODUZIONE RISERVATA
Leandro Greco - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' rimasto alla storica famiglia dei Greco lo scettro sul mandamento di Ciaculli. Il particolare emerge dall'inchiesta di Polizia e Carabinieri che oggi hanno fermato 16 persone per mafia ed estorsione. In cella, tra gli altri, è finito Giuseppe Greco, 63 anni, cugino di Leandro Greco il giovanissimo referente della commissione provinciale di cosa nostra e capo mandamento di Ciaculli, arrestato due anni fa.
    È stato accertato che a seguito dell'arresto di Leandro Greco il mandamento mafioso è stato retto da Giuseppe che si è occupato di tenere i rapporti con le famiglie mafiose di Brancaccio, Roccella e Corso dei Mille. Il presupposto per assicurare nel tempo ai due l'egemonia sugli altri clan assorbiti sotto l'influenza del mandamento mafioso di Ciaculli è stato assicurato dal rapporto di parentela con il noto boss mafioso Michele Greco detto "il papa". Leandro ne è infatti nipote in linea diretta mentre Giuseppe è figlio di Salvatore greco, detto "Il senatore", fratello di Michele.
    Le indagini hanno accertato anche il ruolo di Ignazio Ingrassia detto "il boiacane". L'anziano mafioso ha fornito il suo apporto al vertice del mandamento nella gestione degli affari.
    Il duumvirato Greco Ingrassia si è infatti occupato di gestire le dinamiche legate al sostentamento economico delle famiglie dei carcerati cercando le risorse grazie ad una vasta e complicata rete di attività illecite. Il vertice imponeva un vero e proprio controllo capillare del territorio intervenendo nella compravendita di terreni e immobili e gestendo il mercato della droga.
    La sensaleria caratterizza storicamente il modus operandi delle cosche e costituisce un caratteristico strumento di imposizione della loro egemonia sul territorio. Le indagini hanno accertato che la forza intimidatrice degli uomini d'onore di Ciaculli era in grado di raggiungere dimensioni ancora più invasive rispetto alla mera richiesta del pagamento di una tangente sulla compravendita di immobili e terreni. Greco, con alcuni complici, ha infatti in un'occasione imposto la vendita di un immobile in favore di un uomo d'onore obbligando il legittimo promesso acquirente a rinunciare all'affare.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza