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Pietre contro peschereccio Mazara da motopesca turco

tra siria e turchia

Pietre contro peschereccio Mazara da motopesca turco

In acque internazionali tra la Siria e la Turchia. Interviene la fregata della Marina italiana Margottini. L'armatore: 'L'Ue ci dica dove pescare: siamo rovinati'

PALERMO, 11 maggio 2021, 14:46

Redazione ANSA

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Pietre contro peschereccio Mazara da motopesca turco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pietre contro peschereccio Mazara da motopesca turco - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pietre contro peschereccio Mazara da motopesca turco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un peschereccio della flotta di Mazara del vallo, il "Michele Giacalone", è stato assaltato da un altro motopesca turco mentre si trovava in acque internazionali, tra la Siria e la Turchia, a 27 miglia dalle coste turche. La notizia è stata confermata all'ANSA dall'armatore Luciano Giacalone che si è recato in Capitaneria di Porto per denunciare il lancio di pietre e altri oggetti contro il peschereccio mazarese.

Ad evitare il peggio è stato l'intervento della fregata della Marina 'Margottini', impegnata nell'operazione Nato 'Sea Guardian' a 35 miglia a sud, che ha inviato un proprio elicottero in area. E' inoltre arrivata anche una motovedetta della Guardia costiera turca che ha indotto i motopesca a cessare l'attacco. E' stato così ripristinato il controllo della situazione.

"L'Unione Europea ci dica, una volta e per tutte, dove dobbiamo andare a pescare. Siamo rovinati". Lo dice Luciano Giacalone, armatore del 'Michele Giacalone', assaltato a colpi di pietra da motopesca battenti bandiera turca mentre si trovava in battuta di pesca a 27 miglia dalle coste turche, in acque internazionali.
  "È una situazione oramai insostenibile. Chi di dovere affronti la questione della sicurezza in mare per noi pescatori". È l'appello di Mimmo Asaro, Presidente di Federpesca a Mazara del Vallo, dopo la notizia che un altro peschereccio di Mazara del Vallo, il 'Michele Giacalone' è stato assaltato con pietre lanciate da pescherecci turchi. Il motopesca si trova in acque internazionali, a 27 miglia dalle coste turche. Lo scorso 3 maggio lo stesso 'Michele Giacalone' era stato mitragliato dalla Guardia Costiera libica mentre si trovava nelle acque riconosciute dalla Libia come "zona esclusiva di pesca". Dopo quell'abbordaggio, il motopesca si è spostato verso la Grecia, raggiungendo la zona di mare compresa tra Turchia e Siria.

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