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Venti di crisi in maggioranza, Fi abbandona vertice Solinas

Venti di crisi in maggioranza, Fi abbandona vertice Solinas

Cappellacci, c'è da fare una messa a punto e dare accelerata

CAGLIARI, 27 febbraio 2023, 18:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sembrano essersi spente le scintille innescate alla vigilia del vertice di maggioranza convocato a Villa Devoto dal presidente della Regione Christian Solinas e durato circa 2 ore e mezza. Dopo un bilaterale con la coordinatrice di Fdi, Antonella Zedda, per il protrarsi del quale il coordinatore di Fi Ugo Cappellacci ha lasciato il tavolo, Solinas ha chiuso l'incontro con un appuntamento e un'agenda per le iniziative delle prossime settimane.

Sul fronte delle elezioni amministrative si terrà lunedì 6 marzo un incontro tra il governatore e i rappresentanti locali dei partiti dei Comuni che andranno al voto in Sardegna, in particolare Assemini e Iglesias, gli unici due sopra i 15mila abitanti, quindi potenzialmente coinvolti nel ballottaggio. L'orientamento sarebbe quello di rispettare le date scelte a livello nazionale, il 14 e 15 maggio, ma nulla è stato ancora deciso. "Si possono fare anche qualche settimana più avanti - ha precisato Andrea Biancareddu, Udc, al termine del vertice - anche perchè lo slittamento non comporta alcun aumento di spesa".

Un esito di cui è soddisfatta Fdi, che da tempo aveva sollecitato un incontro per fare il punto sulle elezioni e su altri nodi che riguardano la maggioranza. "Per noi le amministrative sono sempre importanti - ha chiarito la coordinatrice Antonella Zedda - e proprio per questo motivo alle urne vogliamo arrivare pronti, lunedì saremo convocati con i nostri rappresentanti territoriali e verranno presentati i simboli per le elezioni". Un vertice partito male, con l'abbandono del tavolo da parte del coordinatore regionale di Fi e deputato, Ugo Cappellacci, ma finito apparentemente in pace con le prossime priorità. Tra queste la norma sulle Province che sarà inserita nel collegato in discussione nelle commissioni consiliari e le norme urbanistiche "che potranno essere la base per un rilancio dell'attività di governo", ha sottolineato l'assessore dell'Urbanistica Aldo Salaris.

LO STRAPPO DI CAPPELLACCI - Soffiano venti di crisi nella maggioranza di centrodestra alla guida della Regione Sardegna. Lo conferma ai giornalisti lo stesso coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci, che poco dopo essere arrivato a Villa Devoto per il vertice di maggioranza fissato per le 12, è andato via seccato: "ho molto da fare". Il vertice, il primo dell'anno dopo diversi mesi, era stato chiesto con forza da Fratelli d'Italia, anche alla luce delle incomprensioni venute fuori durante l'esame della Finanziaria sul nuovo stadio del Cagliari. Un vertice che, ha sottolineato la coordinatrice sarda del partito di Giorgia Meloni, Antonella Zedda, prima di entrare, "serve anche a chiarire gli assetti in vista delle elezioni amministrative".

Cappellacci è andato via poco dopo aver varcato il cancello della sede di rappresentanza della Regione. Da quanto si apprende sarebbe in corso un pre vertice bilaterale tra il Psd'Az, partito del presidente Solinas, e Fdi. L'alleato aveva dato la sveglia nei giorni scorsi in occasione della visita del deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli: "Non esiste più l'automatismo della ricandidatura per gli uscenti".

All'arrivo l'ex presidente della Regione non ha usato mezzi termini: "Che soffiano venti di crisi in maggioranza mi sembra evidente - ha chiarito -, abbiamo una Sardegna in grande difficoltà e una serie di provvedimenti che tardano ad arrivare e anche le procedure amministrative sono lente". Per Cappellacci "c'è da fare una messa a punto e dare quella accelerata di cui stiamo parlando da tempo ma che ancora non si è vista".

Sul caso della nomina a segretario generale di Giuseppe Cucca poi ritirata, Cappellacci punta sul metodo: "Il caso Cucca è stato qualcosa di incomprensibile. Non entro nella valutazione della persona, sulla quale non ho niente da dire, ma la valutazione politica di quella vicenda è strettamente negativa, quantomeno sulla condivisione mancata del metodo di scelta".

Un invito al buon senso arriva dall'assessore della Cultura Andrea Biancareddu (Udc): "Spero che il buon senso prevalga e che non ci siano fughe in avanti, non è il momento di mettersi a fare il toto-presidente e le cose vanno chiarite dialogando, non al telefono e nemmeno attraverso la stampa - ha precisato - Noi siamo sempre stati un supporto per questa maggioranza, non abbiamo mai ostacolato niente e abbiamo garantito sempre i numeri, quando si fa un patto di maggioranza funziona così". 
   

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