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Il maestro Renzetti ritorna sul podio del Lirico di Cagliari

Il maestro Renzetti ritorna sul podio del Lirico di Cagliari

Il 25 e 26 febbraio per la Stagione concerti 2023

CAGLIARI, 21 febbraio 2023, 15:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' uno tra i protagonisti della Stagione di concerti 2023 del Teatro Lirico di Cagliari. C'è grande attesa per il ritorno sul podio di Donato Renzetti, direttore d'orchestra, apprezzata e abituale presenza nelle stagioni cagliaritane. Nel suo duplice appuntamento di sabato 25 febbraio alle 19 e domenica 26 alle 17, è chiamato ad affrontare e interpretare brani di Sostakovic, Cajkovskij e Rachmaninov. Il quarto appuntamento col nuovo cartellone lo vede alla guida dell'Orchestra della Fondazione sarda per un concerto che sfoglia pagine di letteratura musicale russa. In programma tre note e amate composizioni di altrettanto celebri autori.

Apertura con l'Ouverture festiva di Sostakovic, si prosegue con Romeo e Giulietta, ouverture-fantasia di Cajkovskij, il sipario si chiude con la Seconda Sinfonia di Rachmaninov. Composta nel 1947 per celebrare il trentesimo anniversario della Rivoluzione Russa dell'ottobre del 1917, l'Ouverture festiva viene in realtà eseguita, per la prima volta, nel 1954 al Bolshoi di Mosca, in occasione del 37/o anniversario della stessa Rivoluzione. Sostakovic propone un ampio organico strumentale, con l'ausilio anche di una banda di ottoni, per una musica particolarmente adatta a cerimonie e ricorrenze importanti, nel 1980 viene utilizzata a Mosca per i 22esimi Giochi Olimpici.

Considerato il primo capolavoro di Cajkovskij l'ouverture-fantasia viene composta nel 1869. Basato sulla celeberrima tragedia di Shakespeare, si fonda su tre temi principali: il motivo di Frate Lorenzo (con, in nuce, un chiaro presagio di sventura), il tema d'amore (il primo incontro e la "scena del balcone"), l'epilogo finale (con un omaggio ai due sfortunati amanti). La composizione della Seconda Sinfonia risale al 1906-1907 e la prima esecuzione avviene l'8 febbraio 1908 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo diretta dallo stesso Rachmaninov: un pieno successo di pubblico e critica. Lo stesso Mahler si esprime in toni pienamente favorevoli: "Quest'opera è spontanea e naturale nel suo lirismo". 

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