Nel 2022, in provincia di Bari, c'è
stato un incremento degli screening tumorali al seno del 277%
rispetto al 2020: sono state oltre 65mila lettere d'invito
distribuite dall'Asl e più di 28mila le mammografie eseguite su
donne dai 50 ai 69 anni e 300 i tumori diagnosticati in maniera
precoce. Sono i numeri del programma di screening mammografico
dell'azienda sanitaria che, dopo le restrizioni Covid, ha
ripreso a pieno regime grazie anche ad un miglioramento e
potenziamento dell'organizzazione, con l'attivazione di 10
centri per l'esecuzione degli esami.
"La best practice di Bari è stata riconosciuta a livello
nazionale - spiega il direttore generale Antonio Sanguedolce -
è un segnale forte di come siano stati potenziati i programmi di
prevenzione e degli ottimi risultati raggiunti, nonostante il
freno imposto negli anni della pandemia. L'Unità operativa
Screening mammografico dell'ospedale Di Venere è promotrice
anche della formazione e istituzione di una nuova figura,
l'infermiere di Senologia, nel team dedicato alla prevenzione
mammografica. I numeri sono il frutto dello sforzo compiuto dai
nostri operatori, siamo riusciti a intercettare quasi 300 tumori
che equivalgono ad altrettante diagnosi precoci".
Le lettere d'invito inviate sono state esattamente 65.596 su
una popolazione bersaglio di 79.196 (83%), mentre gli esami
garantiti alle donne in fascia screening sono stati pari a
28.227. Con una marcata crescita: più 296% di lettere inviate
rispetto al 2020, quando sono stati recapitati 16.545 inviti, ma
anche rispetto ai 35.399 inviti del 2021 (+85,3%).
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