Un'esperienza di co-housing riservata
alle donne vittime di violenza e ai figli conviventi sarà
ospitata a Bari per i prossimi tre anni in un appartamento di
proprietà di Poste Italiane: le chiavi sono state consegnate
stamattina all'assessorato al Welfare del Comune, in occasione
della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Nel triennio saranno avviati percorsi di autonomia supportati da
equipe specializzate di psicologi ed educatori del Centro
antiviolenza del Comune. Prevista anche l'erogazione di borse
lavoro, tirocini, corsi professionalizzanti in caso di donne
disoccupate o senza titoli di studio, e misure integrative di
supporto al reinserimento sociale e all'autodeterminazione
personale. L'appartamento mette a disposizione quattro posti
letto ed è stato ceduto al Comune nell'ambito del progetto di
Poste Italiane "Autonomia abitativa donne vittime di violenza",
attraverso il quale l'azienda ha finora destinato dieci alloggi
in Italia, compreso quello barese, ad associazioni del terzo
settore o a Centri antiviolenza attraverso un contratto di
comodato d'uso gratuito. "Questa casa rappresenta uno strumento
concreto a sostegno delle donne, come pure dei bambini, che in
questo luogo protetto potranno trovare un rifugio sicuro e
riprendere in mano le loro vite", ha detto il sindaco di Bari e
presidente Anci, Antonio Decaro. "Siamo molto orgogliosi di
consegnare le chiavi di un nostro immobile al Comune di Bari che
assisterà donne in difficoltà - ha detto il responsabile
immobiliare Sud di Poste Italiane, Antonio Napolitano - allo
stesso tempo siamo anche orgogliosi di rappresentare un'azienda
che può vantare il 55% di dipendenti donne, anche a livelli
apicali".
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