Una maglietta con il numero 200
esposta al San Nicola a favore di telecamere, una foto su
Instagram con i propri bimbi e un disegno celebrativo e ora una
conferenza stampa amarcord: Mirco Antenucci, bomber del Bari
classe 1984 (una lunga carriera tra serie A, B e Championship
inglese con il Leeds), molisano, con la doppietta siglata
domenica contro il Catania al San Nicola ha raggiunto quota 201
reti in carriera. Adesso è capitano e simbolo della scalata
verso la B del club di Luigi De Laurentiis.
"Questo traguardo - spiega l'attaccante molisano - significa
aver compiuto un percorso lungo. I gol mi hanno sempre
accompagnato nella mia professione, in tutte le squadre in cui
ho giocato. Non ne ho mai fatto una fissazione, gioco per il
risultato e la squadra, prima che per il gol".
La punta originaria di Termoli ha poi ricordato i gol a cui è
più legato: "Quelli segnati in rovesciata. Indimenticabili - ha
detto - quelli segnati con la Ternana contro lo Spezia e con la
Spal contro il Parma, in una gara giocata a Bologna". Antenucci
ha anche tagliato un secondo traguardo statistico: ha
collezionato 50 reti con la maglia del Bari. E di questo è
entusiasta: "Voglio sempre fare più gol con la maglia
biancorossa. L'obiettivo della squadra è la promozione. Spero
che quest'anno i gol possano aiutarci a centrare l'obiettivo".
Nella passata stagione, conclusa con risultati sportivi modesti
per il Bari e per lo stesso Antenucci, il giocatore era stato
messo in discussione dalla piazza sportiva, mentre in questo
torneo - forte della fiducia del ds Polito e dell'allenatore
Mignani -sembra rinato. "Sul piano realizzato - si difende il
trentasettenne - ci sono sempre stato. Due anni fa ho fatto 20
gol, l'anno scorso 14, nel campionato in corso già 12. Quando i
risultati della squadra non arrivano, tutto viene visto con
un'altra luce". Da qui l'auspicio: "Adesso che siamo al comando
della classifica, le prestazioni si amplificano. Mi sento bene e
sto bene, mi piace il modulo e le idee dell'allenatore Mignani.
Sono anche finito in panchina. Succede in carriera".
"L'importante - conclude - è sempre farsi trovare pronto". Che
per Antenucci vuol dire non mancare mai l'appuntamento con il
gol.
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