(ANSA) - ROMA, 23 AGO - Gli psicologi italiani "partecipano
con responsabilità" alla campagna vaccinale contro il Covid-19,
perché "è una scelta di salute, pubblica e individuale, e per le
professioni sanitarie è anche un obbligo stabilito dal decreto
legge 44/2021". A riferirlo in una nota è lo stesso Consiglio
nazionale della categoria professionale. "L'obbligo di
vaccinazione è motivato dalla necessità di protezione
dell'utenza dei professionisti che si occupano, in qualsiasi
contesto (pubblico o privato), di tutela della salute. Difatti,
la sanzione di legge, comminata dalle Asl, comporta una
sospensione non assoluta, ma limitata alle attività
professionali che comportano interazioni in presenza con gli
utenti, e quindi la possibile trasmissione della malattia".
Riferendosi ai 'no-vax', gli psicologi aggiungono: "Queste
posizioni contrarie ai vaccini, che appartengono ad una ridotta
minoranza dei 120.000 iscritti all'Ordine, non possono in alcun
modo cercare giustificazioni in argomenti che distorcono, o
ledono l'immagine della professione e non rispettano la dignità
dell'utenza". (ANSA).