(ANSA) - ROMA, 29 SET - "Dopo le Certificazioni uniche (Cu)
errate dell'Inps comunicate ai diretti interessati prima
dell'estate, adesso è la volta delle altre amministrazioni
pubbliche tra le quali il ministero delle Finanze, il ministero
dell'Istruzione e altre ancora, le cui Comunicazioni, alquanto
discutibili nel contenuto e nella forma, sulle nuove
elaborazione delle Cu che sostituiscono le precedenti e sono
messe a disposizione sul portale NoiPa, proprio in questi giorni
stanno arrivando a molti contribuenti". Lo si legge nella nota
dell'Anc (Associazione nazionale commercialisti) presieduta da
Marco Cuchel, secondo cui "si vuole minimizzare ciò che
costituisce un grave disservizio per i cittadini, ai quali
l'Amministrazione di fatto si limita semplicemente a comunicare
che le Cu sulla base delle quali gli stessi hanno dato seguito
agli obblighi dichiarativi sono sbagliate e che si devono quindi
attivare per rettificare la dichiarazione già presentata. Domani
- va avanti il vertice del sindacato professionale - scade il
termine per la presentazione del 730, quindi è presumibile che i
contribuenti, i quali tra l'altro dovranno autonomamente
scaricarsi anche la nuova Cu, saranno costretti a dover
presentare il Modello unico, considerato che la correzione
comporterà, nella maggior parte dei casi, una maggiore imposta
o un minor credito, con il conseguente obbligo di effettuare il
pagamento con le maggiorazioni derivanti dal ravvedimento
operoso", va avanti la nota. "L'assistenza fiscale è svolta,
oltre che dai Caf, anche dai professionisti ed è singolare che
per rimediare ai suoi errori la Pa pretenda che siano altri a
farsi carico economicamente delle relative conseguenze. Le Cu
rettificate - dice Cuchel - sono un problema rispetto al quale è
giunto il momento che la Pa cambi atteggiamento e si attivi
concretamente per soluzioni che, anche attraverso possibili
meccanismi di conguaglio, riducano al minimo il disagio dei
cittadini". In occasione della prossima riforma fiscale, "è
anche questo un aspetto - conclude la guida dell'Anc- che non
può essere ignorato, se si vuole fare in modo che il rapporto
del fisco con i cittadini sia improntato al rispetto dei
principi costituzionali e dello Statuto del Contribuente".
(ANSA).