(ANSA) - ROMA, 02 SET - Nel 2020, anno dell'avvento della
pandemia da Covid-19, "i volumi d'affari delle società di
capitale italiane sono calati dell'8,76% rispetto all'anno
precedente", e il settore che ha pagato il prezzo più alto è
stato quello del commercio, "con un calo del 9,84%". Così il
presidente dell'Ungdcec (Unione nazionale dei giovani dottori
commercialisti ed esperti contabili) Matteo De Lise commenta gli
esiti dell'indagine svolta dalla Fondazione centro studi
Ungdcec, condotta su un campione di società di capitali per un
complessivo volume d'affari analizzato di 2,6 miliardi di euro,
per la quale è stato "fondamentale il contributo delle migliaia
di professionisti associati dislocati in oltre 100 sedi
territoriali" della Penisola.
"Dal punto di vista dimensionale, le società di medie
dimensioni, con fatturati tra i 10 milioni e i 50 milioni, hanno
registrato le maggiori difficoltà: -9,81%. È interessante - va
avanti - notare la differenza dell'andamento del volume d'affari
2020 sul territorio nazionale: per le realtà con sede legale nel
Nord Italia, il decremento è leggermente inferiore alla media
nazionale, mentre al Centro, o al Sud si evidenzia un calo molto
più netto". Il presidente della Fondazione centro studi Ungdcec
Francesco Puccio afferma che "il risultato della nostra indagine
appare in linea con il dato pubblicato dalla Banca d'Italia a
luglio 2021 che indicava nell'8,6% il calo delle vendite
registrato nell'anno 2020", si chiude la nota del sindacato
professionale. (ANSA).