(ANSA) - ROMA, 13 SET - "Lo avevamo chiesto prima della pausa
estiva, e lo ribadiamo adesso: il Disegno di legge relativo alle
malattie e agli infortuni dei professionisti non può essere
abbandonato, l'iter parlamentare deve ripartire. Se il problema
sono le coperture finanziarie, si valuti attentamente la
proposta di dirottare su questo ddl parte del fondo stanziato
per l'esonero contributivo dei professionisti. Proposta avanzata
nei giorni scorsi dal primo firmatario della norma, il senatore
Andrea de Bertoldi, che potrebbe essere risolutiva". A pensarla
così il vicepresidente del Consiglio nazionale dei
commercialisti, Giorgio Luchetta, precisando che "se le
richieste per l'esonero contributivo rimarranno poche, con la
conferma quindi del 'trend' segnalato dalle Casse di previdenza,
si aprirebbe effettivamente la possibilità di utilizzare per il
ddl sulle malattie dei professionisti una parte della cifra
stanziata per l'esonero", indica una nota dell'Ordine. "D'altro
canto, già nei mesi scorsi erano circolate nuove stime sulle
coperture finanziarie del provvedimento che ridimensionavano
sostanzialmente quelle precedenti, rendendo, almeno sulla carta,
il prosieguo del ddl molto più agevole. Siamo convinti che, a
questo punto, ci siano le condizioni per portare a casa questo
risultato così importante per i professionisti italiani. Ora, si
tratta di una questione prevalentemente di volontà politica", è
la chiosa del numero due dei commercialisti italiani. (ANSA).