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CRV - Costituita a Venezia l’associazione internazionale “Via Querinissima – Dal Mito alla Storia"

PressRelease

CRV - Costituita a Venezia l’associazione internazionale “Via Querinissima – Dal Mito alla Storia"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

tra gli obiettivi la candidatura della rotta di Pietro Querini

22 giugno 2022, 14:45

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 22 giu. 2022 -      E’ stata costituita quest’oggi a Venezia l’associazione “Via Querinissina – Dal Mito alla Storia” il cui scopo è quello di dar vita a un ad eventi, approfondimenti e studi per sostenere e promuovere l’itinerario culturale europeo lungo la rotta percorsa da Pietro Querini tra il 1431 e il 1432 narrata nel suo diario manoscritto custodito alla Biblioteca Apostolica Vaticana. “Un percorso che unisce l’Europa da Sud a Nord, dal mito alla storia, dalla storia alla cronaca odierna per raccontare, capire e vivere l’Europa del presente” come ha spiegato il presidente del Consiglio regionale del Veneto, tra i promotori di questa iniziativa. Assieme alla Regione del Veneto soci fondatori dell’associazione la Regione del Nordland County Council (Norvegia) Regione del Vasta Goteland (Svezia) Municipalità di Cadice (Spagna) Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Porti di Venezia e Chioggia (Italia) Venerabile Confraternita del Baccalà alla vicentina (Italia) Pro loco di Sandrigo (Italia) CERS Italia (Italia). ”Non è stato facile mettere assieme così tante realtà europee e dobbiamo ringraziare tutti gli enti e le Istituzioni che hanno creduto in una idea lanciata già una decina di anni fa da Luciano Righi, presidente all’epoca della Confraternita del Bacalà. Non possiamo dimenticare Il ruolo svolto in questi dieci anni dal Nordland, l’impegno profuso da Stefano Agnoletto Project leader manager per la via Querinissima in Norvegia, dalla città Cadice e dal Console onorario italiano a Siviglia Carlos Ruiz Berdejo y Sigurtà, per non parlare poi dell’autorità portuale di Venezia e degli amici della Confraternita del Bacalà e della Pro-Loco di Sandrigo nonché dalla Regione del Vasta Goteland in Svezia e dal Cers. Adesso siamo pronti ad accogliere nuovi soci a iniziare dall’isola di Rost, anche se auspico che altri, dalla Spagna al Portogallo, dall’Inghilterra, all’Olanda, Belgio, Germania, Svizzera possano aderire: parliamo dell’Europa della cultura e dei popoli, partendo dal manoscritto dell’avventura del Querini custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana”. A nome di tutti i soci sottoscrittori il Presidente del Consiglio regionale del Veneto ha ricordato che “Abbiamo costituito l’associazione seguendo le indicazioni del Consiglio d’Europa a cui presenteremo l’itinerario, sostenuto da un corposo dossier culturale, logistico e tecnico, per ottenere il riconoscimento ufficiale e l’inserimento della Via Querinissima nel gruppo ristretto dei Cammini d’Europa. Il percorso partendo dall’isola di Creta unisce il Mediterraneo al Mare del Nord al largo della Norvegia per rientrare a Venezia lungo il tragitto fatto da Pietro Querini tra il 1431 e il 1432, quando il nobiluomo veneziano, originariamente diretto a Bruges per trasportare oltre 800 litri di Malvasia da lui prodotta oltre a legname e spezie, superate disavventura varie e la traversia di un naufragio incredibile si salvò grazie ai pescatori dell’Isola di Rost, al di là del Circolo Polare Artico. Querini oltre alla straordinaria ospitalità e le singolari abitudini di quel popolo notò, tra l’altro, la tecnica di essiccazione all’aria del ‘bacalà’ oggi uno dei simboli della cucina veneta sia nella ricetta vicentina sia nel ‘mantecato’ veneziano. Ma in verità, la sua fu una avventura eccezionale, il cui tratto che colpisce ancor oggi, al di là dello spirito ardimentoso dei suoi protagonisti, fu la solidarietà e l’ospitalità data a chi si trovava in difficoltà: il suo diario non è solo il racconto di un naufragio e di una insperata salvezza, ma anche testimonianza quasi antropologica della vita, tradizioni, fede e abitudini di popoli diversi nella prima metà del Quattrocento Europeo. Toccherà a questa nostra associazione nominare un Comitato scientifico internazionale di alto profilo, che unisca docenti universitari e ricercatori di tutta Europa, per approfondire questa vicenda, il cammino che vogliamo proporre, stimolare ulteriori studi e creare eventi di supporto alla candidatura dell’Itinerario culturale europeo. Nel 2021 si contavano solo 45 Itinerari culturali del Consiglio d'Europa, con temi molto diversi che illustrano la memoria, la storia e il patrimonio europeo e contribuiscono a interpretare la diversità dell'Europa di oggi – ha concluso il presidente del Consiglio regionale del Veneto - Il primo itinerario europeo fu il famosissimo Cammino di Santiago de Compostela, forse il cammino più noto e non solo in Europa. Il nostro sarebbe il primo itinerario culturale europeo che prevede una lunga rotta marina ed è una scommessa che vedrà sicuramente una tappa importantissima nel 2024 nel Nordland quando la città norvegese di Bodu sarà capitale europea della cultura”.

 

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