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CRV - Quarta commissione – In audizione rappresentanti di Confartigianato su infortuni lavoro

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CRV - Quarta commissione – In audizione rappresentanti di Confartigianato su infortuni lavoro

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

16 giugno 2022, 16:12

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 16 giu. 2022 - La Quarta commissione consiliare permanente ha ospitato in audizione il dott. Flavio Scagnetti e il dott. Luca Bertuola, funzionari di Confartigianato, proseguendo il lavoro di approfondimento in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali.

Gli auditi hanno fornito informazioni utili per definire i profili di rischio nelle imprese artigiane e per individuare possibili misure di prevenzione.

Nelle piccole e medie attività artigiane, l’edilizia è uno dei settori più esposti a infortuni. Rilevante è il numero degli incidenti mortali per schiacciamento e cadute dall’alto. Da notare come, in un’indagine diretta presso 1.388 lavoratori, il 30,8% degli intervistati ritiene che serva più informazione proprio sulle cause delle cadute dall’alto. Fondamentale, al di là di una formazione generica da somministrare ai lavoratori, è verificare le attitudini psicofisiche degli stessi a svolgere mansioni in determinati contesti, come lavorare in quota. La formazione dovrà anche essere calibrata alle esigenze dei numerosi lavoratori stranieri, destinati ad aumentare in futuro.

Nell’ottica della prevenzione, risultano strategiche l’organizzazione aziendale e la formazione partecipata, che vede al centro la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Importante è soprattutto fare un salto culturale in materia di prevenzione nei luoghi di lavoro: di fronte a un obbligo normativo imposto, bisogna comprenderne l’utilità per garantire una serena vita lavorativa, al di là degli oneri imposti.

Tra le azioni intraprese dalle Confartigianato provinciali, si evidenzia l’attività di prevenzione tesa, oltre che a prevenire i pericoli in ambito lavorativo, a prevedere, in via sperimentale, le situazioni di pericolo per evitare che si verifichi l’imprevisto.

È altresì molto utile portare avanti progetti di educazione civica nelle scuole superiori, con focus specifici sulla sicurezza lavorativa, anche tramite esercitazioni pratiche sui corretti comportamenti da tenere per prevenire incidenti e migliorare la percezione del rischio.

I rappresentanti di Confartigianato hanno proposto di convogliare le sanzioni comminate dagli SPISAL per realizzare azioni di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in collaborazione con le imprese.

A margine della seduta, il presidente della commissione ha evidenziato “l’importante ruolo ricoperto da Confartigianato sotto l’aspetto della formazione e dell’informazione in materia di sicurezza lavorativa. Soprattutto, è fondamentale l’attività di coordinamento svolta a servizio delle aziende aderenti, che sono di medie e piccole dimensioni e che quindi incontrerebbero serie difficoltà a svolgere in proprio la formazione necessaria. Da quanto abbiamo ascoltato oggi, è evidente che la sicurezza nei luoghi di lavoro e la prevenzione necessitano di un cambio culturale; in quest’ottica, la formazione scolastica sarà uno dei prossimi fronti da sviluppare. Credo che sia utile inserire tra le materie di studio obbligatorie la formazione in materia di sicurezza sul lavoro”.

Il vicepresidente ha osservato che “la normativa nazionale in materia di sicurezza sul lavoro non tiene sufficientemente conto della specificità delle aziende artigiane, che presentano dimensioni piccole/piccolissime. Bisognerebbe trasformare l’approccio repressivo che caratterizza il controllo da parte degli SPISAL in un atteggiamento più collaborativo che premi le imprese che investano nella sicurezza dei lavoratori. Ringrazio i rappresentanti di Confartigianato per gli interessanti spunti che ci hanno offerto oggi. Credo che proprio Confartigianato rappresenti un punto di riferimento importante per le esigenze delle numerose imprese artigiane che caratterizzano il tessuto economico del Veneto”.

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