(ANSA) - PALERMO, 02 NOV - "La premier Giorgia Meloni domani
a Bruxelles discuterà con la presidente della Commissione
europea, Ursula von der Leyen, dell'adeguamento delle misure del
"Pnrr" italiano alle nuove emergenze che sono l'inflazione e il
caro-bollette, e auspichiamo che ottenga anche risposte in
merito al caro-materiali (+50% da gennaio ad agosto 2022
rispetto allo stesso periodo del 2021) e al caro-energia
(+350%), due elementi che rendono difficile alle imprese
partecipare alle gare senza un effettivo aggiornamento dei
prezzi previsti dai bandi". Lo dice Santo Cutrone, presidente di
Ance Sicilia, secondo il quale il 70% dei progetti, al marzo di
quest'anno, erano ancora allo stato preliminare.
"Se è vero che questo rallenta la spesa dei fondi - prosegue
Cutrone - le eventuali intese su modifiche potranno comunque
riguardare solo le risorse ancora da impegnare, mentre c'è da
spendere in tempo i fondi già previsti dalla prima annualità del
Pnrr e avviati ai bandi. Fra questi, ci sono quelli
'regionalizzati', cioè affidati alla gestione diretta delle
Regioni, che per la Sicilia ammontano a 9,04 miliardi, in
aggiunta ai 2,5 miliardi di fondi strutturali Ue 2014-2020 da
spendere entro il 31 dicembre 2023. Da un monitoraggio dell'Ance
nazionale presso i vari enti locali del Paese, aggiornato a
marzo 2022, risulta che per circa il 70% i progetti candidati o
finanziati sono ancora allo stato di fattibilità tecnica
economica e neanche aggiornati agli incrementi dei prezzi
registrati nel corso dell'anno".
"Per questa ragione ci siamo allarmati - riferisce Cutrone -
e lo scorso 26 ottobre abbiamo chiesto al neopresidente della
Regione, Renato Schifani, e all'assessorato delle Infrastrutture
di conoscere lo stato di progettazione delle opere pubbliche
finanziate dal Pnrr e degli altri fondi europei e adesso gli
chiediamo un incontro urgente per mettergli a disposizione le
nostre conoscenze e competenze tecniche al fine di contribuire
alla rapida attuazione delle misure, anche partecipando alla
'cabina di regia' che con ammirevole tempestività il presidente
Schifani ha deciso di costituire. Almeno per una volta -
conclude Cutrone - faremo in modo, tutti insieme, che la Sicilia
non sia l'ultima, in questa irripetibile occasione dalla quale
dipende la possibilità di riscatto dell'Isola". (ANSA).