(ANSA) - BARI, 20 LUG - Il Puglia il 66% delle scuole risulta
escluso dalla prima ripartizione dei fondi del Pnrr sulla
dispersione scolastica. Lo denuncia la Flc Cgil Puglia. "È molto
grave - dice il sindacato in una nota - il comportamento assunto
dal Ministero dell'Istruzione che, nell'assegnare a 3.198 scuole
sul territorio nazionale la prima tranche di risorse del Pnrr
finalizzate alla riduzione della dispersione scolastica, ha
adottato criteri di ripartizione a dir poco discutibili sia nel
merito che nel metodo ispirati, molto probabilmente, da un
malcelato proposito di disintermediazione sindacale. In Puglia
sono 212 le scuole individuate (34% del totale) (68 in provincia
di Bari, 24 a Brindisi, 49 a Foggia, 36 a Lecce e 35 a Taranto)
per un ammontare di 43 milioni di euro".
"Certamente la Flc Cgil - continua la nota - considera
prioritario l'obiettivo del contrasto della dispersione e di
superamento dei divari territoriali ma non può non denunciare
la pericolosità di procedere utilizzando come criterio i
risultati delle prove Invalsi". Secondo il sindacato "per il
contrasto della dispersione e il superamento dei divari
territoriali servono interventi strutturali e non occasionali
per migliorare complessivamente il sistema nazionale di
istruzione. A tal fine, sono indispensabili la formazione del
personale, la possibilità di intervenire su gruppi classe meno
numerosi, stabilità degli organici, la predisposizione
di ambienti didattici di apprendimento e assistenti di
laboratorio per una pedagogia dell'inclusione e
dell'operatività". La Cgil ritiene "opportuno, a questo punto,
che il progetto regionale 'Puglia scuola +' in cantiere per il
prossimo anno scolastico, intervenga prioritariamente a
riequilibrare la situazione destinando le risorse (25 milioni di
euro) in via prioritaria alle scuole del I ciclo, di fatto
escluse dal provvedimento ministeriale". (ANSA).