(di Michela Nana)
(ANSA) - MILANO, 29 SET - Milano chiude alle auto più
inquinanti con i nuovi divieti di Area B che scattano da sabato
primo ottobre e che hanno già provocato lo scontro politico tra
Comune e Regione Lombardia, che chiede un rinvio del
provvedimento vista la crisi economica.
La ztl più grande d'Italia, che corrisponde a quasi tutto il
territorio cittadino, è stata istituita nel 2019 per impedire
l'accesso e la circolazione dei veicoli più inquinanti in città.
Da sabato con il nuovo passo a Milano non potranno più circolare
le auto Diesel fino a euro 5 e le auto benzina fino a euro 2,
dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 19:30. Al provvedimento
sono previste delle deroghe, ad esempio installando la scatola
nera Move-In che permette di percorrere in deroga un tetto di
chilometri annuali. Si potrà poi usufruire di 50 giorni di
accesso, anche non consecutivi, nel periodo compreso tra la data
del primo accesso e il 30 settembre 2023.
Ma questo non basta alla Regione che ha chiesto a gran voce
nei giorni scorsi, attraverso il suo presidente Attilio Fontana,
di far slittare i nuovi divieti vista la difficile situazione
economica del momento. Il governatore lombardo ha chiesto anche
un tavolo di confronto per ragionare insieme ad Aci e al Comune
ma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non ha voluto sentire
ragioni. "I rinvii non sono nel mio stile perché sto facendo
esattamente quello che ho proposto in campagna elettorale - ha
replicato anche oggi Sala - . Molta della politica si diverte
nel fare sparate e non applicarle. Io non sono meglio degli
altri ma sono più coerente, l'avevo detto quindi non esiste la
possibilità di rinvii". Il sindaco ha anche polemizzato contro
"le sparate" della Lega e del suo leader, Matteo Salvini, che in
un presidio contro Area B aveva detto che i nuovi divieti
avrebbero coinvolto 1 milione di lombardi.
Uno studio svolto da Amat, l'Agenzia Mobilità Ambiente e
territorio del Comune di Milano, sui flussi di ingresso in Area
B, ha evidenziato che le telecamere rilevano in media ogni
giorno 403 mila ingressi (20.150 moto, 36.270 furgoni e 346.580
automobili). Le nuove regole previste da sabato interesseranno
47.283 veicoli, pari a circa il 13% di quelli che entrano
quotidianamente in Area B. "Poi c'è il Move-In e la Regione cosa
ha fatto? Niente", ha replicato Sala che porta avanti da anni
una politica di riduzione delle auto in città perché "in questa
direzione vanno tutte le città internazionali". Secondo una
elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 su dati Aci sono
circa 165 mila le vetture di proprietà dei milanesi che non
potranno circolare nell'area (24,2% sul totale), che arrivano a
483 mila se si considera l'hinterland (26,7%).
Intanto a due giorni dall'avvio dei nuovi divieti (che
però saranno effettivi da lunedì), il centrodestra fa le
barricate. Fratelli d'Italia al Comune raccoglierà le firme per
una delibera di iniziativa popolare per chiedere di far slittare
i divieti di un anno. Mentre la Lega ha annunciato una raccolta
firme per un referendum per abolire tutto il provvedimento. In
Consiglio metropolitano oggi il partito ha abbandonato l'aula in
segno di protesta perché non è stata discussa la mozione per
chiedere al sindaco di sospendere l'entrata in vigore. E a
protestare sono anche i sindacati delle forze dell'ordine che
chiedono al Comune delle deroghe ma il sindaco Sala anche su
questo è stato netto, "a deroghe non si finisce più". (ANSA).
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