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Camera commercio Umbria a lavoro per domicilio digitale

Dal 2023 arriverà "tutto" via web

(ANSA) - PERUGIA, 30 GEN - Dal 2023 "arriverà tutto" via web, sulla Pec (o domicilio digitale, che va a sostituire il concetto di domicilio legato ad un indirizzo civico); le aziende si vedranno recapitare comunicazioni importanti da parte delle amministrazioni pubbliche, quali la stessa Camera di commercio, l'Agenzia delle Entrate, l'Inps, il Comune, solo sul domiclio digitale; e con le comunicazioni potranno arrivare anche sanzioni. E' quanto sta facendo proprio in questi giorni la Camera di commercio dell'Umbria, per ottemperare all'obbligo normativo stabilito dal Decreto Semplificazioni 2020 (D.L.
    76/2020) in base al quale "entro il primo ottobre 2020, tutte le imprese dovranno comunicare al registro delle imprese il proprio domicilio digitale".
    La mancata comunicazione - ricorda l'ente camerale in una nota - comporta una sanzione amministrativa (come prevista dall'art.
    2630 del codice civile) e l'assegnazione di un domicilio digitale d'ufficio da parte degli enti camerali, che sarà "attivato sul Cassetto digitale dell'imprenditore". Il primo messaggio di allerta che arriva dunque dall'Ente camerale è quello di controllare sul proprio Cassetto digitale dell'imprenditore (all'indirizzo impresa.italia.it ) l'eventuale assegnazione del domicilio d'ufficio che, attenzione, vale solo per la ricezione dei documenti e non dunque per scrivere messaggi certificati in uscita. Per ora la Camera di commercio dell'Umbria ha assegnato d'ufficio i primi 3 mila domicili digitali ad altrettante imprese; una prima tranche a cui farà seguito una seconda e una terza fino a raggiungere tutte le imprese inadempienti. Le sanzioni ancora non comminate, però, si possono evitare, se le imprese che ancora non hanno un domicilio valido procedono in tempi rapidi ad attivarne uno.
    Il segretario generale della Camera di commercio, Federico Sisti, spiega che "per evitare l'invio via web di ulteriori sanzioni, raccomandiamo alle nostre imprese che non abbiano ancora comunicato il proprio domicilio digitale, o che non lo abbiano attivo e valido, di regolarizzare la loro posizione tramite apposita comunicazione al Registro delle Imprese, per evitare l'assegnazione d'ufficio".
    Cosa fare dunque? Il domicilio digitale attivo sia in entrata che in uscita va attivato presso un gestore autorizzato e poi iscritto al Registro delle Imprese in sostituzione del domicilio digitale assegnato d'ufficio. Per comunicarlo alla Camera di commercio basta un click. Accedendo al sito https://www.registroimprese.it/pratiche-semplici la comunicazione è gratuita e veloce. Per ricerevere assistenza la Camera di commercio dell'Umbria è direttamente raggiungibile ai contatti del Registro imprese registro.imprese.pg@umbria.camcom.it o registro.imprese.tr@umbria.camcom.it.
    "Numerosi e tangibili" - si sottolinea ancora nella nota -i vantaggi di un domicilio digitale ossia di una comunicazione tutta digitale con la pubblica amministrazione. Per il cittadino e per l'impresa il risparmio è di tempo e di semplificazione.
    Niente più file alla posta e la possibillità di essere raggiunto da raccomandata ad esmpio non più solo a casa ma in qualsiasi parte del mondo.
    Risparmi notevoli anche per la PA, di carta, ad esempio, e maggiore certezza di invio nei tempi stabiliti (senza rischio di ritardi che possono invalidare alcuni atti). (ANSA).
   

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