(ANSA) - PALERMO, 30 NOV - No all'accorpamento in un'unica
Camera di commercio di quelle di Agrigento, Caltanissetta,
Ragusa, Siracusa e Trapani. Con una lettera inviata al
presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del
consiglio Mario Draghi, al ministro per lo sviluppo economico
Giancarlo Giorgetti, al presidente della commissione bilancio
della Camera, Fabio Melilli, ai deputati componenti della
commissione, ai capi gruppo dei partiti alla Camera, al
presidente della Regione Nello Musumeci, al presidente dell'Ars
Gianfranco Miccichè, a tutti gli assessori e ai deputati
regionali, ai sindaci delle città interessate, alle associazioni
di categoria e ai sindacati, oggi la giunta di Unioncamere
Sicilia chiede "con forza al governo nazionale e ai componenti
della quinta commissione di voler bloccare l'emendamento, prima
firmataria Stefania Prestigiacomo, che nulla ha da condividere
con la legge in cui viene incardinato e che persegue obiettivi
evidentemente diversi da quelli dichiarati".
"A Musumeci - dice il presidente di Unioncamere Sicilia Pino
Pace - chiediamo di prendere atto della volontà, espressa
unanimemente, dal mondo imprenditoriale e dai rappresentanti dei
territori, attivandosi per rivendicare la specificità
dell'autonomia siciliana e per garantire l'attuale assetto
territoriale delle Camere di commercio". Unioncamere Sicilia,
inoltre, chiede al presidente nazionale di Unioncamere di
attivarsi a tutti i livelli per impedire interventi strumentali
di singoli, che nulla hanno a che vedere con la volontà e gli
interessi legittimi dei territori siciliani".
"Inutile rammentare - concludono i vertici di Unioncamere
Sicilia - quanto questa decisione di aggregare tra loro
territori molto lontani sia senza fondamento, anche solo per la
mancanza di infrastrutture adeguate che permettono di integrare
diverse aree geografiche". (ANSA).