Questo pomeriggio si è svolto,
davanti alla prefettura di Torino - come in altre città - un
presidio degli assistenti per l'autonomia e la comunicazione
degli studenti con disabilità, in sostegno dei provvedimenti,
presentati in Parlamento, in cui si chiede "l'internalizzazione
del servizio di inclusione scolastica entro il sistema pubblico
e il riconoscimento professionale".
"In Piemonte gli assistenti sono circa 1.300, mentre i
bambini con disabilità che frequentato le scuole sono circa
5.500. In pratica un assistente ogni 5,7 bambini - spiega
Francesca Delaude, di Funzione pubblica Cgil - Si tratta di un
dato negativo rispetto alle altre regioni del Centro e del Nord
che hanno un rapporto rispettivamente di 4,1 e 4,3 alunni per
assistente".
"Le condizioni lavorative di queste figure professionali
impiegate in questo servizio sono difficili e precarie -
aggiunge Delaude - le paghe sono basse e spesso le lavoratrici e
i lavoratori vengono sotto inquadrati, quando le scuole chiudono
per le festività natalizie o durante la pausa estiva non
ricevono retribuzione, in molti casi le condizioni sono
paragonabile al lavoro a cottimo, non c'è chiarezza di orari né
certezza del monte ore e c'è una scarsa considerazione
professionale delle figure educative impiegate", conclude
Delaude.
Una delegazione dei manifestanti ha consegnato al Prefetto un
documento con le richieste inviate al governo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA