(ANSA) - TORINO, 24 FEB - Il Pil del Piemonte rallenta nel
quarto trimestre a causa della guerra in Ucraina e del caro
bollette, ma nel 2022 cresce del 2,7%. Sono le stime del
Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino,
che grazie al modello del Pilnow può dare precise indicazioni
sull'andamento dell'economia su scala regionale con largo
anticipo rispetto all' Istat.
Nel quarto trimestre - l'ottavo consecutivo - c'è stato un
aumento (+1,9%, contro +1,7% del dato italiano) rispetto allo
stesso trimestre del 2021, ma per la prima volta da dopo la
pandemia, compare una variazione negativa rispetto al trimestre
precedente (-0,2%). Se la variazione congiunturale è negativa
(-0,2%), la prossima variazione tendenziale (rispetto allo
stesso trimestre dell'anno precedente) continuerà a ridursi. Non
si può parlare di recessione, anche perché il valore della
crescita nel 2022 è così buono che il 2023 partirà con una
crescita di 0,3 punti percentuali. Se i consumi e le
esportazioni tenessero, si potrebbe evitare la recessione.
La guerra in Ucraina ha colpito di più la manifattura, scesa
nel 2022 sotto la media nazionale (+2,7% contro +3,9%). Secondo
il Comitato Torino Finanza ci si deve attendere una riduzione
della tendenza a crescere anche nel primo trimestre del 2023.
Il Pilnow ha raggiunto a dicembre del 2022 il valore di 147,5
miliardi (33.861 euro pro capite), corrispondenti a un Pil
costante (a prezzi del 2015) di 131,3 miliardi. Durante la crisi
pandemica il Pilnow piemontese era sceso da 133,6 a 120,6
miliardi. Mancano ancora 2,3 miliardi per tornare ai livelli
precovid, pari a 6-9 mesi di crescita, mentre mancano 11,9
miliardi, cioè 4 anni di crescita continua, per tornare ai
livelli del 2008 (143,2 miliardi). (ANSA).
Effetto Ucraina, Pil Piemonte +2,7% nel 2022 ma rallenta
Stima del Comitato Torino Finanza calcolate con modello Pilnow
