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Alla Gam Ottocento, in mostra primo dipinto su femminicidio

Alla Gam Ottocento, in mostra primo dipinto su femminicidio

La Femme de Claude tra le 71 opere, alcune mai esposte prima

TORINO, 06 ottobre 2022, 12:58

Redazione ANSA

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La Gam - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino inaugura la stagione con la mostra 'Ottocento', occasione per riscoprire parte della collezione del museo, da quasi quattro anni non visibile al pubblico. Tra le opere c'è La femme de Claude, una grande tela il cui vero titolo avrebbe dovuto essere L'adultera. L'artista Francesco Mosso, scomparso a 29 anni, rappresenta il "dramma moderno" di una giovane donna vittima della violenza del marito, una delle prime immagini di un femminicidio, in cui la protagonista è colta in modo conturbante con il corpo contratto e lo sguardo colmo di terrore. Curata da Riccardo Passoni, direttore della Gam, e da Virginia Bertone, conservatore capo delle raccolte, la mostra presenta settantuno opere tra dipinti, pastelli, grandi disegni a carbone, sculture in marmo, delicati gessi e cere. Sarà possibile ritrovare capolavori come Dopo il duello di Antonio Mancini, L'edera di Tranquillo Cremona o Lo specchio della vita di Pellizza da Volpedo, accanto a opere mai esposte, ma che nell'Ottocento erano considerate come veri gioielli.
    Otto sezioni tematiche accompagnano il visitatore lungo il percorso espositivo: Nascita di una collezione, Nuove sensibilità e ricerche, La pittura di paesaggio al Museo Civico, Dalla Scapigliatura al Divisionismo e Ricerche simboliste tra pittura e scultura. Tre spazi monografici sono dedicati ad Andrea Gastaldi, Antonio Fontanesi e Giacomo Grosso.
    Il tema della donna è una delle tracce per visitare la mostra: da soggetto letterario dell'età romantica, la figura femminile diviene nel corso del secolo il fulcro di immagini sempre più aderenti alla realtà contemporanea. Attiva in campo culturale come nel caso della maestra elementare raffigurata ne Il dettato di Demetrio Cosola, o ancora creature mitologiche ma cariche di inquietudini moderne come la Sirena tratteggiata da Giulio Aristide Sartorio.
   

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