Il caro-prezzi costerà alle
famiglie piemontesi 1400 euro, in media, nel solo anno 2022, per
cibo, utilities e trasporti. Lo rivela uno studio condotto
dall'avvocato Patrizia Polliotto, presidente dell'Unc (Unione
nazionale consumatori) Piemonte.
"Il caro bollette e l'inflazione riducono la capacità di
spesa dei piemontesi in crisi - è l'analisi dell'avv. Polliotto
- La guerra energetica in atto produce un aumento del 60% dei
costi di luce e gas a carico dei consumatori, con un aggravio
che rischia anche di superare quota 400 euro a nucleo familiare.
Senza contare l'incremento del costo dei carburanti, con un
aggravio di spesa medio del 35%.
Per quanto riguarda il 'carrello della spesa', "ci finiscono
sempre di più - si legge nello studio della presidente regionale
di Unc - uova, olio, farine e lievito che, nonostante il rialzo
dei prezzi, consentono la preparazione domestica di più
alimenti con un maggior risparmio globale mensile. In calo
invece gli acquisti di pasta, pesce e frutta".
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