Grazie alla neve 'conservata'
sono pronti in alta Formazza 2 chilometri e mezzo di pista da
fondo. Per il terzo anno consecutivo Riale, piccola frazione di
Formazza (VCO), l'ultimo comune ossolano al confine con la
Svizzera, sarà tra le prime località italiane ad aprire
ufficialmente la stagione dello sci di fondo.
Il prossimo 30 ottobre, oltre 2 km e mezzo dell'anello della
pista di fondo (complessivamente lunga oltre 12 km) saranno
pronti per essere "calpestati" dagli sportivi, a prescindere
dalle condizioni atmosferiche in quota. Un piccolo "miracolo"
reso possibile dall'ingegno di Gianluca Barp, imprenditore
turistico di Riale: che dopo due anni di sperimentazioni ha
affinato la tecnologia dello snowfarming e lo scorso aprile ha
stoccato oltre 6.000 metri cubi di neve, quasi raddoppiando la
quantità riciclata nel 2020, che ora sono in procinto di essere
posati nuovamente in pista.
I 6000 metri cubi di neve sono stati coperti da tecnologici
teli geotermici con fibre di alluminio, intervallati da strati
isolanti di ovatta grazie al supporto tecnico di Snow Makers,
un'azienda specializzata svizzera. I teli sono poi stati legati
uno all'altro con un sistema di velcri e cuciture a filo. Questi
speciali materiali di copertura garantiscono il doppio beneficio
di proteggere termicamente la massa sottostante e, grazie
all'azione riflettente, di non far penetrare i raggi UVA.
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