Grecia, occupavano illegalmente spiagge, 22 arresti
A Mykonos, Paros e Rodi, mentre continua 'rivolta asciugamani'
18 agosto, 15:03
(ANSA) - ROMA, 18 AGO - La polizia greca ha effettuato 22
arresti per violazione delle norme sull'occupazione dello spazio
pubblico sulle spiagge, durante interventi effettuati a Mykonos,
Paros e Rodi. Lo scrive Kathimerini.
Durante le perquisizioni, gli ispettori hanno trovato lettini
e ombrelloni sprovvisti di permessi o piazzati a meno di cinque
metri dalla battigia (distanza che per legge va rispettata), e
anche attrezzature sistemate in aree sotto tutela archeologica.
A Mykonos, 18 persone sono state arrestate dopo essere state
scoperte a lavorare all'installazione di una piattaforma
metallica di 380 metri quadrati su una spiaggia senza permesso.
Arrestato anche un gestore di un negozio con l'accusa di aver
sistemato senza autorizzazione 16 ombrelloni con quattro lettini
in uno spazio di pochi metri quadrati. A Paros è stato arrestato
un imprenditore per aver posizionato 206 set di lettini e
ombrelloni lungo una spiaggia senza permesso, così come il
gestore di una struttura ricettiva che aveva sistemato 12
ombrelloni, 24 lettini, una recinzione lunga cinque metri e un
gazebo in legno su una spiaggia senza permesso. Infine, a Rodi è
stato arrestato un gestore di un negozio per aver piazzato 136
ombrelloni e 272 lettini, alcuni entro cinque metri dalla
battigia, che impedivano al pubblico di accedere liberamente al
mare.
Gli ispettori hanno inoltre accertato che nell'area erano
stati collocati anche 220 tavoli e sedie, oltre a strutture
fisse in legno, senza le necessarie autorizzazioni e
l'approvazione della competente direzione archeologica. Da
settimane in Grecia è in atto una 'rivolta degli asciugamani',
in cui gruppi di cittadini occupano pezzi di spiaggia
illegalmente 'privatizzati' da balneari che vanno oltre i limiti
delle loro concessioni, e che in alcuni casi non permettono
l'accesso al mare dei bagnanti che non affittano ombrelloni e
sdraio, in violazione della legge. (ANSA).