Balzo elettriche traina mercato Europa, +20,7% in agosto
Promotor, ma frena domanda privati
20 settembre, 14:39
(ANSA) - TORINO, SEP 20 - Il mese di agosto si è chiuso in
modo positivo per il mercato europeo dell'auto, grazie al forte
balzo delle elettriche. In Ue, Paesi Efta e Regno Unito -
secondo i dati diffusi oggi dall'Acea - sono state immatricolate
904.509 auto, il 20,7%in più dello stesso mese del 2022. Nei
primi 8 mesi sono state vendute 8.516.943 auto, in crescita del
17,9% sull'analogo periodo del 2022. Le immatricolazioni di auto
elettriche in Ue sono state in agosto 165.165, in aumento del
118,1% con una quota del 21%. Tutti i mercati tranne Malta
(-22.6%) hanno registrato una crescita a doppia o tripla cifra,
in particolare la Germania (+170.7%).
"Il mercato dell'Europa Occidentale appare sostenuto dalla
domanda delle flotte e dalla domanda di auto elettriche: in
agosto hanno toccato quota 196.647 con una crescita di ben il
101,6% rispetto alle 97.556 immatricolazioni dell'agosto 2022".
Lo sottolinea il Centro Studi Promotor. Considerando il periodo
gennaio-agosto il tasso di incremento delle auto elettriche -
spiega - si ridimensiona, ma rimane comunque molto significativo
in quanto è del 53,6% con 1.284.920 auto elettriche
immatricolate contro le 836.802 dello stesso periodo del 2022.
Ovviamente la domanda di elettriche è fortemente sostenuta da
incentivi generosi che in qualche caso scadevano in agosto, il
che spiega la forte crescita in questo mese in Germania in
particolare. Nel periodo gennaio-agosto la quota delle auto
elettriche sulle immatricolazioni è salita al 15,1% contro
l'11,6% dello stesso periodo 2022. L'incremento interessa tutti
i 31 mercati dell'Europa Occidentale con la sola modesta
eccezione di Malta in cui la quota scende dal 14,9% al 14,2%.La
quota più elevata è quella della Norvegia (83%), seguita da
Islanda (39,9%) e Svezia (37,8%), mentre la Germania registra
una quota del 18,6%, il Regno Unito del 16,4% e la Francia del
15,4%. Una delle quote più modeste è quella dell'Italia che, pur
crescendo dello 0,3% rispetto al 2022, non va oltre il 3,9%.
Peggio fanno solo Polonia (3,5%), Croazia (2,8%), Repubblica
Ceca (2,7%) e Slovacchia (2,4%). "La domanda dei privati è
fortemente ostacolata da due fattori. Il primo è costituito da
incertezze sul tipo di alimentazione per la nuova auto da
acquistare legate alla transizione energetica, il secondo è la
forte crescita dei prezzi delle auto e l'aumento del costo del
denaro che ha determinato significativi incrementi anche del
costo del finanziamento per l'acquisto di auto", commenta Gian
Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. (ANSA).