"Le autorità devono indagare anche sulle accuse alla polizia di non essere intervenuta quando i partecipanti sono stati minacciati e attaccati da gruppi violenti", dice Mijatovic, che sottolinea anche come la polizia ha emesso poco prima dell'evento un divieto a tenerlo a causa delle crescenti minacce da parte di gruppi violenti. Ma, osserva Mijatovic, "la minaccia di violenza contro i partecipanti all'evento non è una ragione sufficiente per vietarlo. Al contrario, fa scattare l'obbligo delle autorità di garantire che i partecipanti possano tenere la loro manifestazione ed esercitare i loro diritti alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di espressione senza temere violenze o rappresaglie, sia da parte di attori statali che non statali".
"Chi si oppone ai diritti delle persone lgbti non rispetta il proprio impegno nei confronti dei diritti umani in generale", afferma il commissario. "È fondamentale che le autorità intervengano con decisione per condannare i discorsi di odio e intolleranza e per chiarire che le persone lgbti sono parte integrante della società e che i loro diritti umani devono essere rispettati", conclude Mijatovic.
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